Giovedì 18 Aprile 2024

Expo, il made in Italy avrà la sua vetrina. Obiettivo: raddoppiare l’export

Federalimentare firma il padiglione del cibo tricolore nel 2015 S.N.

Un rendering del padiglione di Federalimentare

Un rendering del padiglione di Federalimentare

Milano, 17 dicembre 2014 - Ad Expo 2015 l’eccellenza del food italiano sarà rappresentata da «Cibus è Italia», il padiglione dell’industria alimentare nazionale: 200 le aziende chiave del settore presenti (ma circa 500 soggetti imprenditoriali considerando anche le imprese legate a consorzi ed enti, dal Prosciutto di Parma all’Ente risi), 1.000 marchi, insieme per fare sistema in un padiglione di 5.000 metri quadri che attende i 20 milioni di visitatori previsti per l’Esposizione Universale, ma anche più di 2.000 operatori professionali, distributori compresi, da tutto il mondo, le cui visite sono già pianificate, da maggio a ottobre del 2015. «Cibus è Italia - Il padiglione Expo Federalimentare», presentato ieri a Roma, al ministero delle Politiche agricole, sorgerà di fronte all’ingresso Est del sito espositivo, vicino a Palazzo Italia. Strutturato su due piani, più una terrazza per incontri ed eventi, il padiglione è stato realizzato da Federalimentare, l’associazione confindustriale composta da oltre 6.000 imprese alimentari, e da Fiere di Parma con il contributo del Mipaaf. «È l’occasione per rappresentare il sistema delle eccellenze agroalimentari italiane - lo definisce il ministro Maurizio Martina - ma c’è anche la potenzialità formidabile di rapporto con i territori e con le imprese del Paese».

L’operazione, aggiunge Franco Boni, amministratore unico del padiglione, «nasce come un servizio che Federalimentare vuole offrire alle aziende. Con un obiettivo particolare: offrire un palcoscenico internazionale anche a quelle che, per questioni legate alle loro dimensioni, non avrebbero potuto permettersi i costi di una presenza all’Expo di Milano». La regia dell’Ice e il know how consolidato di Cibus dovranno garantire un piano strategico che punta a raddoppiare l’export agroalimentare nei prossimi anni. Il peso delle esportazioni sul fatturato dell’alimentare è quasi raddoppiato in dieci anni, passando dal 13% del 2003 al 20% del 2013, per un valore di 33 miliardi di euro, compensando in parte l’effetto della recessione costante dei consumi interni (-14 punti dal 2007, -3% solo nel 2013). «L’Expo è una grande occasione per mostrare i nostri prodotti nella loro autenticità - sottolinea Boni - l’agrolimentare italiano non ha ancora il riconoscimento che merita. Pari, cioè, alla portata del contributo che assicura alla ricchezza nazionale e all’immagine che la nostra cucina e il nostro cibo si sono conquistati nel mondo. L’obiettivo è portare i visitatori dell’Expo direttamente dentro le aziende del settore».

Nel padiglione, annuncia il presidente di Federalimentare Filippo Ferrua Magliani (alla sua ultima uscita ufficiale, con il nuovo anno infatti cederà il testimone al neopresidente eletto per il prossimo quadriennio, Luigi Scordamaglia), «non saranno presenti solo i prodotti, ma le storie delle aziende, industriali e di passione». Di 15 milioni l’investimento per il padiglione. Alla cui gestione collaborerà il fondo stanziato dal ministero delle Politiche agricole: 2 milioni di euro, destinati in buona parte a pagare i costi dei servizi per la sicurezza e la pulizia.

Intenso il programma di incoming di operatori esteri, il più grande mai realizzato prima in Italia, costruito dall’agenzia Ice con il supporto del management di Cibus: circa 2.000 operatori (top retailer, importatori, Horeca, produttori e trasformatori), 11 delegazioni provenienti da 30 diversi Paesi. Dopo aver visitato Expo 2015 e partecipato a workshop con le aziende italiane gli operatori si sposteranno sui territori per visitare le aziende, in gruppi suddivisi per filiera produttiva d’interesse. Al padiglione - che diventerà la sede della Borsa merci d’Italia, a Parma - si affiancherà anche una piattaforma on-line, sviluppata in collaborazione con eBay, per consentire ai visitatori di acquistare i prodotti esposti durante e dopo Expo.