Cupola degli appalti Expo: Acerbo interrogato per due ore, Maltauro non risponde al gip

Il sub-commissario è stato arrestato martedì scorso con le accuse di corruzione e turbativa d'asta. Avrebbe intenzione di chiedere un interrogatorio davanti ai pm

Antonio Acerbo

Antonio Acerbo

Milano, 20 ottobre 2014 - Antonio Acerbo, sub-commissario Expo arrestato martedì scorso con le accuse di corruzione e turbativa d'asta nell'ambito dell'inchiesta sulla cupola degli appalti, è stato interrogato oggi per circa due ore del gip Fabio Antezza, alla presenza del pubblico ministero Claudio Gittardi. Secondo quanto riferito dal suo legale, Federico Cecconi, Acerbo avrebbe intenzione di chiedere nei prossimi giorni un interrogatorio davanti ai pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio, che stanno coordinando l'inchiesta.

Durante l'interrogatorio avrebbe respinto le accuse contestate nei suoi confronti, confermando tuttavia alcune circostanze emerse nell'inchiesta. In particolare, l'ex sub-commissario avrebbe ammesso di essere intervenuto per favorire i contatti tra la Maltauro e la Tagliabue, le due imprese di costruzioni poi entrate a far parte dell'associazione temporanea di imprese impegnata nella realizzazione della Via d'Acqua Sud, una delle principali opere connesse all'Esposizione Universale di Milano. Acerbo avrebbe infine parlato del contratto di consulenza del valore di 36mila euro sottoscritto dalla Maltauro in favore del figlio Livio. Avrebbe assicurato che era stato lui a svolgere quella consulenza, anche se poi il contratto venne comunque intestato al figlio.

Circa tre ore è durato invece l'interrogatorio di garanzia di Andrea Castellotti, l'ex dipendente della Tagliabue spa poi facility manager del Padiglione Italia di Expo 2015 spa posto ai domiciliari per turbativa d'asta e corruzione martedì scorso nell'ambito dell'inchiesta sulla cosiddetta cupola degli appalti. Comparso davanti al gip Fabio Antezza, Castellotti ha scelto di non avvalersi della facoltà di non rispondere. Il suo legale, l'avvocato Mario Brusa, spiega che valuterà se chiedere un interrogatorio ai pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio, titolari dell'inchiesta. Brusa non ha avanzato istanze di scarcerazione. 

Invece, Giandomenico Maltauro, il cugino dl titolare della Maltauro spa a capo dell'Ati che ha vinto l'appalto di Expo 2015 spa "Progetto via dell'acqua sud", si è avvalso della facoltà di non rispondere all'interrogatorio di garanzia fissato per oggi. Il suo difensore, Enrico Giarda, ha detto che Maltauro ha chiesto di essere interrogato dal pm Claudio Gittardi nei prossimi giorni. 

 

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