Arexpo cambia regia: scatta il rush finale

Entro fine mese cambia pelle la società che dovrà gestire lo sviluppo del post-Expo. Il presidente Pilotti lascia la poltrona di LUCA ZORLONI

Expo, i lavori nei cantieri dopo la chiusura (Newpress)

Expo, i lavori nei cantieri dopo la chiusura (Newpress)

Milano, 14 gennaio 2016 - Scatta la maratona verso la nascita della nuova Arexpo. La data cerchiata in rosso è quella del 30 gennaio, quando l’assemblea straordinaria dei soci si riunirà per dare nuovi amministratori alla spa pubblica, che era stata battezzata come immobiliare proprietaria dei terreni dell’Esposizione universale di Milano ma è stata trasformata dal governo nella cabina di regia per lo sviluppo futuro dell’area. Palazzo Chigi sta chiudendo la due diligence su Arexpo, ossia l’esame preliminare da cui devono arrivare le indicazioni per entrare nell’azionariato della spa. Ieri il dossier è stato al centro di un vertice tra il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, insieme al suo uomo su Expo, il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, al collega al Tesoro, Pier Carlo Padoan, che segue la valutazione, e al sottosegretario Claudio De Vincenti.

Il governo ha davanti due strade per diventare socio di Arexpo: o un aumento di capitale o l’acquisto delle quote della Fondazione Fiera Milano. E la due diligence dovrà fornire una stima degli investimenti che spettano a Palazzo Chigi, calcolando quanto valgono le partecipazioni dei soci (tra cui anche Regione Lombardia e il Comune di Milano, con il 34,67%). Fondazione Fiera, azionista al 27,6%, ha versato 26 milioni di euro nel capitale sociale della spa. Secondo fonti interne ad Arexpo, l’offerta per rilevarle potrebbe aggirarsi intorno ai 18-20 milioni di euro, per garantire un rientro del proprio investimento alla holding. Il governo ha già aperto il libretto degli assegni: lo scorso novembre, infatti, ha stanziato 50 milioni di euro per garantire la continuità della spa. In parallelo viaggiano le nomine dei nuovi vertici della società, che da cassaforte immobiliare deve tramutarsi nel gestore di un milione di metri quadri di terreni. Martedì il presidente di Arexpo, Luciano Pilotti, ha rassegnato le sue dimissioni. «Io andavo bene per vendere le aree – ha spiegato –, la mia funzione è terminata». In contemporanea il Comune di Milano ha pubblicato il bando per individuare il suo successore: Pilotti, infatti, era stato designato da Palazzo Marino per sedere nel consiglio d’amministrazione della società (composto da tre persone) e, in successione, era stato nominato presidente. Le candidature dei potenziali amministratori, che devono dimostrare un’esperienza di almeno cinque anni nell’amministrazione di aziende partecipate, possono essere presentate fino al 3 febbraio.

Nel frattempo si lavora alla riapertura del sito in primavera, con l’inaugurazione della 21esima Esposizione internazionale «Design after design», organizzata dalla Triennale di Milano. Secondo le prime stime, per rientrare dell’investimento che servirà a tenere aperti 200mila metri quadri di Expo a ridosso del Cardo ogni giorno dovranno varcare i cancelli del sito di Rho circa 3-4mila visitatori.

luca.zorloni@ilgiorno.net

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