Lo Zambia celebra a Expo il National Day: "Venite a investire nell'agricoltura" VIDEO

Quella dell’Expo puo’ essere un’occasione per rafforzare i rapporti bilaterali, che sono gia’ ottimi, tra Italia e Zambia. Rapporti iniziati gia’ dall’anno della nostra indipendenza, nel 1964

Zambia National Day a Expo

Zambia National Day a Expo

Milano, 28 agosto 2015 - “Venite, facciamo cibo insieme, produciamo cibo insieme”. Un invito lanciato durante il national day dello Zambia a Expo di Milano, dal capo delegazione del paese africano, il ministro della Sanita’, Joseph Kasonde. Dopo l’alza bandiera e gli inni nazionali di rito, Kasonde non ha fatto giri di parole: “Quella dell’Expo - ha detto - puo’ essere un’occasione per rafforzare i rapporti bilaterali, che sono gia’ ottimi, tra Italia e Zambia. Rapporti iniziati gia’ dall’anno della nostra indipendenza, nel 1964. Bisogna andare avanti su questa strada e ci attendiamo piu’ investimenti italiani. Venite in Zambia come turisti e come investitori per aiutarci a eliminare la fame nel nostro paese”. Zambia, infatti, e’ sinonimo di calore, generosita’ e accoglienza. Saper accogliere gli ospiti e’ motivo di orgoglio per ogni zambiano e, anche per questo, il rappresentate del governo di Lusaka ha invitato tutti, autorita’ e semplici visitatori a gustare il cibo del suo paese. La presenza dello Zambia a Expo si caratterizza proprio per la sua partecipazione al Cluster Frutta e Verdura. Il cibo non e’ solo nutrimento, ma per lo zambiano e’ condivisione, motivo di unita’.

Con oltre settanta etnie lo Zambia e’ uno dei paesi con la maggior diversita’ culturale in Africa e forse nel mondo. E tutto cio’, appunto, e’ tenuto insieme dal cibo. L’agricoltura rappresenta una fonte primaria di sussistenza, nonostante il paese sia una delle nazioni piu’ urbanizzate dell’Africa sub sahariana: quasi meta’ della popolazione vive in citta’, ma in larga parte senza impiego. L’economia, che oggi cresce a ritmi del 7%, e’ sostenuta, principalmente, dal settore minerario del rame, che rappresenta il 70% delle esportazioni dello Zambia. Nonostante la crescita economica, tuttavia, il 70% vive sotto la soglia di poverta’. Ma anche l’Aids rappresenta un enorme freno per lo sviluppo economico del paese, che qui ha proporzioni particolarmente drammatiche, e contribuisce a collocare l’aspettativa degli zambiani intorno ai 42 anni. In Zambia si pone un problema di “redistribuzione del reddito”, come ha sottolineato il sottosegretario agli Affari Esteri, Benedetto Della Vedova, che ha accolto la delegazione zambiana a nome del governo italiano.

“Lo Zambia - ha detto - e’ un esempio di democrazia e stabilita’ politica, ed e’ uno dei migliori partner dell’Italia. Anche per questo auspico passi avanti nella redistribuzione del reddito, anche attraverso lo sviluppo dell’agricoltura di base e l’Italia puo’ sostenere il paese in questo settore fornendo la tecnologia necessaria per uno sviluppo sostenibile”. Il ministro della Sanita’, Kasonde, ha colto “la palla al balzo”, e ha spiegato che il suo governo sta adottando politiche che hanno l’obiettivo “di produrre e consumare cibo in un modo sostenibile. Per questo e’ necessario investire nelle aree rurali e migliorare la produttivita’ soprattutto sostenendo le piccole e medie imprese e quelle a conduzione familiare”. Da qui l’invito all’Italia, anche perche’ “il tema della sicurezza alimentare deve essere affrontato a livello globale, proprio perche’ e’ un problema globale”. E Kasonde ha voluto ricordare che ancora nel mondo “800 milioni di persone soffrono la fame e il mondo produce cibo a sufficienza per sfamare 7miliardi di persone, ma ancora oggi una persona su 8 va a letto affamata, e nel mondo vengono sprecate 1,3 miliardi di tonnellate di cibo. Questa e’ la realta’.

E l’Expo e’ l’occasione per continuare nel lavoro, per costruire un mondo libero dalla sfida attuale della fame”. Ma per fare questo occorre affrontare seriamente diverse sfide come quella di “liberare le persone dalla trappola della poverta’ - ha sottolineato il ministro zambiano - ma anche quella della mancanza di investimenti nel settore agricolo, mancano le infrastrutture di stoccaggio e trasformazione dei prodotti alimentari. Ma ancora le variabili climatiche e i mercati non sostenibili e la volatilita’ dei prezzi dei prodotti alimentari”. Un auspicio che guarda verso al futuro per un paese affrancato dalla fame e dalla poverta’. Un paese che a Expo ha saputo anche esprimere la sua varieta’ culturale rappresentata plasticamente dallo “Zambian Cultural Ensemble”, che ha fatto conoscere, attraverso il ballo e il canto, le differenti etnie che convivono pacificamente all’interno del paese. 

(Agi)