Expo, Prodi: "L'Africa è giovane e con molte opportunità"

L'ex presidente della Commissione Europea e del Consiglio italiano ha portato a riflettere sul futuro del continente. Sala: "Expo è un apiattaforma comune che le istituzioni africane stanno sfruttando al meglio". Martina ha voluto ricordare le grandi opportunità che offre il continente in ambito agroalimentare

Conferenza, riflessioni sull'Africa a Expo 2015

MILANO - 03/10/2015 - EXPO - EXPO CHIAMA AFRICA RIFLESSIONI SUL CONTINENTE DEL FUTURO - FOTO FURLAN/NEWPRESS

Milano, 3 ottobre 2015 - Expo 2015 inizia le celebrazioni dedicate all'Africa, in programma dal 22 al 29 ottobre, con la conferenza “Expo chiama Africa: riflessioni sul continente del futuro”.   Tra le iniziative che si terranno nel corso dell’evento, la  presentazione dei bandi vincitori del progetto “Energy, Art and Sustainability”, lanciato da Expo Milano 2015 e  Eni. Ad introdurre l'incontro di oggi è stato il professor Romano Prodi, ex presidente della Commissione Europea e del  Consiglio italiano: “Il Continente africano è il più povero al mondo, ma da 10 anni cresce più di ogni altro Paese. L’Africa vive  grandi contraddizioni ma ha immense prospettive di sviluppo. Dobbiamo accompagnare le singole nazioni in  un percorso virtuoso con politiche lungimiranti, non legate al puro sfruttamento delle ricchezze del loro  territorio”. Prodi ha sottolineato la necessità per l’Italia “di una politica che  abbia una visione strategica di medio-lungo periodo, che possa identificare aree di investimento e di  cooperazione comune. Fino ad ora, con l’unica eccezione di Eni, la presenza del nostro Paese in Africa è stata  minima, priva di progetti di grande respiro e, dunque, incapaci di incidere nell’economia dei singoli stati.  Dobbiamo sentire l’urgenza storica di questo momento per non cadere negli stessi errori del passato,  condannando l’Italia all’irrilevanza economica e politica".

“Expo Milano 2015 è una piattaforma comune che le istituzioni africane stanno sfruttando al meglio per  mostrare al mondo le loro eccellenze e peculiarità - ha spiegato Giuseppe Sala -. L’Africa è presente qui con un  numero di Paesi che rappresentano circa il 30% del totale, sicuramente un grande successo, ma anche una  grande sfida per il futuro. La settimana dedicata al continente africano sarà l’occasione per consolidare  rapporti creati nel corso degli anni”.  Claudio De Scalzi, Amministratore delegato di Eni, ha ricordato che la grande azienda italiana ha iniziato ad  avere rapporti con l’Africa “solo 60 anni fa, ma in poco tempo siamo diventati leader in moltissimi Paesi del  continente. Il segreto di questo successo coincide con l’approccio di Expo Milano 2015: cooperazione e  collaborazione. L’Africa è una terra giovane, i problemi di discontinuità geopolitica e del terrorismo in gran  parte derivano dalla mancanza di sviluppo. È un continente sfruttato da troppo tempo. La nostra filosofia,  invece, è legata alla collaborazione. Diamo vita ad infrastrutture in grado di produrre occupazione e ricchezza  anche per il territorio. In questo modo si riesce a operare anche in contesti politicamente instabili, in quanto si  è visti non come sfruttatori ma come partner”. 

Il Ministro Martina ha voluto ricordare le grandi opportunità, per il sistema Italia, che offre il continente  africano in ambito agroalimentare: “Abbiamo ripreso con alcuni Paesi l’utilizzo della borsa telematica agricola.  E’ un progetto davvero importante: mettiamo in campo strumenti di innovazione concreta che sfruttano la  flessibilità del web e danno sicurezza attraverso regole comuni, conosciute e trasparenti per favorire gli scambi  soprattutto nei Paesi in via di sviluppo”.