Insetti commestibili dalla Thailandia alla tavola di Expo. Ma il carico è fermo a Malpensa

Gli insetti sono destinati a "Future Food District" ma si attende il via libero del ministero della Salute. "E’ la nuova frontiera del Food, magari una nuova tendenza"

Una cavalletta

Una cavalletta

Milano, 14 aprile 2015 - Scorpioni al cioccolato, larve di termiti in salsa piccante, tarantole brasate, millepiedi e cavallette arrostiti, ma anche farine proteiche di grillo e lecca-lecca con incorporati coleotteri. Sono arrivati a  Malpensa dalla Thailandia, destinazione sito Expo, "Future Food District", il supermercato del futuro. La Società Umanitaria li ha voluti fare arrivare per una mostra particolare per Expo, appunto sul cibo “globale” del futuro, perfettamente confezionati in scatolette di latta o in bustine sottovuoto. Il carico di “insetti commestibili” è però fermo da lunedì a Malpensa, con il via libera della Asl ma in attesa di quello del ministero della Salute. A riferire la situazione, e impegnato a sbloccarla, il consiglierie comunale di Forza Italia Andrea Mascaretti, presidente del Comitato Scientifico per il Salone Internazionale della Ricerca Innovazione e Sicurezza Alimentare, organizzatore con l’Umanitaria della mostra “Edible insects” a Expo. “Gli insetti commestibili provengono da aziende thailandesi specializzate nel loro allevamento e preparazione. Il nostro gruppo di lavoro - spiega Mascaretti - si sta occupando di questo tema da anni con la Società Umanitaria. Nel mondo 2 miliardi di persone si nutrono di insetti commestibili, quasi un terzo della popolazione del pianeta, ma in Europa mancano le leggi che ne regolamentino l’utilizzo. Ogni Paese europeo si comporta in modo differente, e in Italia l’iter è complesso”.

Di questi insetti per la tavola “stiamo importando una selezione, sia crudi che cotti, ma sempre inscatolati - spiega Mascaretti - per mostrarli ai visitatori di Expo 2015. Per poterli esporre abbiamo ottenuto il nulla osta della Asl, ora occorre quello del Ministero della Salute. Quando arriverà anche questo, l’imballo sigillato e piombato sarà consegnato nei nostri uffici. I medici dell’Asl dovranno essere presenti quando apriremo l’imballaggio esterno per estrarre le lattine e le confezioni in alluminio, per fotografarle per la mostra. Per poi richiudere il tutto e sigillarlo nuovamente con dei piombi fino al trasporto in Expo”. Insomma, “una grande fatica, ma grazie al nostro lavoro anche in Italia si potranno, per ora vedere e presto provare, gli insetti commestibili: scorpioni al cioccolato, cavallette arrostite.... E’ la nuova frontiera del Food, magari una nuova tendenza. D’altronde, 30 o 40 anni fa, cosa ne pensavano gli italiani del sushi o del sashimi che ora acquistano al supermercato?”. Gli insetti in scatoletta o in bustina peraltro, fa notare il consigliere, in Belgio si trovano già sugli scaffali, “in Francia ci sono piccole aziende che li allevano e società che li commercializzano, l’Olanda è all’avanguardia nella ricerca. Paradossalmente, invece di farli arrivare piombati dalla Thailandia, avremmo potuto portarli all’Expo comprandoli in un supermercato in Belgio”.