Alla scoperta di cluster e padiglioni guidati via web da chi li ha visti già

Un volontario lancia Expoadvisor: recensioni e consigli dei turisti di Cosimo Firenzani

Francesco Prandi, 26 anni. Ha fatto il volontario all’Expo dal primo al 15 maggio. Ha realizzato il progetto col team della società di consulenze 70 Division, specializzata nel digitaleExpoAdvisor-Francesco Prandi

Francesco Prandi, 26 anni. Ha fatto il volontario all’Expo dal primo al 15 maggio. Ha realizzato il progetto col team della società di consulenze 70 Division, specializzata nel digitaleExpoAdvisor-Francesco Prandi

Milano, 2 luglio 2015 - Scegliere tra più di cinquanta padiglioni da vedere, con una sola giornata a disposizione. La soluzione? Chiedere consiglio, sul web, a chi è già stato all’Expo. «Padiglione Zero è la prima cosa da vedere». «Il padiglione della Russia è degno di nota solo per le degustazioni». «Da visitare assolutamente il padiglione dell’Angola». Sono solo alcuni dei commenti pubblicati dagli utenti su Expoadvisor.org, sito ispirato a TripAdvisor: il seguitissimo portale nato nel 2000 con recensioni di semplici clienti di ristoranti, alberghi e attrazioni turistiche. Da una a cinque stelline a seconda del gradimento: ecco il metro di giudizio che ogni utente può utilizzare per esprimersi sui padiglioni e presto anche sui ristoranti. L’idea è venuta a Francesco Prandi, 26 anni: «Ho fatto il volontario a Expo dal primo al 15 maggio – racconta - Expo mi sembrava un’esperienza bella da vivere, non mi bastava fare il semplice visitatore. Così, ho preso 15 giorni di ferie e sono andato. Ma, vivendo Expo per tanti giorni, ho capito che era molto bella, ma allo stesso tempo dispersiva. Insomma, le persone non possono tornare sei o sette volte per vedere tutto il sito. Quindi, devono scegliere. E per questo hanno bisogno di consigli».

Gli utenti possono dare un giudizio sia per quanto riguarda i padiglioni che i tempi di attesa. Il progetto è stato realizzato dal team della società di consulenze specializzata in progetti digitali 70 Division, composto da Prandi, dai designer Francesco Fiore e Roberta Iotti e dal programmatore Gianluca Ricaldone. «Dopo pochi giorni sono tornato con i miei tre colleghi a Expo per convincerli dell’idea – continua Prandi - In quattro sere, finito il nostro lavoro a Fabbrico, in provincia di Reggio Emilia, abbiamo sviluppato il sito. Per ora abbiamo deciso di non investire soldi in pubblicità. E i risultati sono in crescita: siamo arrivati a 10mila visitatori con 80mila pagine visualizzate».

Expo Advisor è comunque in crescita: «Tra pochi giorni saranno disponibili due app, per Ios e per Android – aggiunge Francesco Prandi - Un’altra funzione che vogliamo aggiungere è quella di collegare i giudizi a Instagram, perché di Expo sui social network vengono condivise soprattutto foto. E stiamo lavorando anche ad una sezione dedicata ai ristoranti, avvicinandoci al modello di TripAdvisor».

Ma c’è anche chi utilizza Facebook per fare qualsiasi tipo di domanda legata all’Esposizione universale. Giudizi sui padiglioni, indicazioni sui tempi di attesa, consigli per mangiare a prezzi accessibili. Ancora: dove trovare cibi gluten free per celiaci o gli orari di chiusura (tutti diversi) dei singoli padiglioni nazionali. È il caso del gruppo Facebook «Expo – consigli per gli utenti». Nato pochi giorni dopo l’inizio dell’Esposizione, adesso ha 20mila iscritti. Gli utenti si iscrivono, fanno le domande e gli altri utenti rispondono. Sul gruppo si trova anche una tabella molto dettagliata con tempi di visita per ogni padiglione, media dei giudizi espressi, presenza di fcode all’ingresso o di terrazza panoramica sul tetto.