Expo, semaforo giallo per i pass negati : il no della Questura si può rivedere

Ma i sindacati sono perplessi: la situazione non si risolve così

Controlli agli ingressi di Expo (generica)

Controlli agli ingressi di Expo (generica)

Milano, 7 luglio 2015 - Expo corre ai ripari per sanare il caos sugli oltre 700 pass negati o requisiti a lavoratori dell’evento per «motivi di sicurezza». Dopo una riunione fiume in Prefettura a Milano, ieri la società che organizza l’evento ha modificato la procedura di accredito del personale. I dettagli sono da limare, tuttavia il nuovo sistema prevede una procedura di riesame dopo il primo no della Questura, che attraverso le sue banche dati dà un parere positivo o negativo all’accesso del personale al sito di Rho, considerato «obiettivo sensibile». Si tratta di una sorta di semaforo giallo, che mette la pratica in panchina. Benché quello della Questura sia, per ammissione della stessa, un parere non vincolante, le aziende si sono sempre adeguate ai dischi verdi o rossi accesi dalle forze dell’ordine.

Tuttavia i criteri adottati non sono mai stati chiariti e oltre duecento lavoratori di Expo che si erano visti negare il pass di accesso, dopo un’analisi approfondita del loro profilo, l’hanno ottenuto indietro. Expo perciò ha deciso di introdurre la procedura di riesame, che dovrebbe attivarsi entro 24 ore dal primo stop dalla Questura e concludersi entro sette giorni. Di fatto il pass resta sospeso, ma l’azienda sarà interpellata direttamente. Se conosce il lavoratore, potrà arruolarlo passando sopra alle conclusioni della Questura. A tal proposito, via Rovello sta preparando una circolare in cui rimarcherà che il parere è indicativo ma non vincolante.

La nuova procedura sarà presentata nei prossimi giorni all’osservatorio dei sindacati in Expo, i quali già esprimono perplessità. «Questa soluzione mantiene l’oscurità della procedura in atto, per proteggere politica che ha preso da qualche parte questa decisione», attacca Antonio Lareno, responsabile Expo per Cgil Milano. «Esiste un problema di diritto – incalza Stefano Franzoni, che segue la partita Expo per Uil Lombardia –. Un lavoratore dovrà esporsi con l’azienda per ottenere il riesame».

luca.zorloni@ilgiorno.net

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