«Avanti in tempi brevi». Bracco blinda Casa Italia

A Granarolo la mostra sulla filiera del latte. Diana Bracco: "Stiamo andando avanti in tempi brevi per completare tutto I nostri partner stanno lavorando, le piazzette del Cardo stanno andando avanti" di Cosimo Fiorenzani

Lavori di costruzione al Padiglione Italia

Lavori di costruzione al Padiglione Italia

Milano, 20 settembre 2014 - Le riproduzioni virtuali dell’Albero della vita scorrono sugli schermi tra luci e colori. Così si chiude il video di presentazione della partecipazione italiana a Expo. E il presidente di Expo Diana Bracco, alla presentazione della partnership tra Padiglione Italia e Granarolo, prende subito la parola: «Stiamo andando avanti in tempi brevi per completare tutto quello che avete visto». Il riferimento non può che andare all’Albero della vita, la costruzione nata come simbolo di Expo dal destino incerto, mentre in settimana prossima è stato fissato un nuovo incontro con Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione. «La gara per gli allestimenti del Padiglione Italia scadrà il 29 settembre e allora sapremo chi verrà estratto e dovrà realizzarli. I nostri partner stanno lavorando, le piazzette del Cardo stanno andando avanti» continua Diana Bracco, che però non si sbilancia sull’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto Antonio Acerbo, direttore di Padiglione Italia: «Non sono il magistrato — risponde — prendo atto delle cose che ci vengono dette. Oggi voglio parlare solo di latte».

Sì, perché al Museo della scienza e della tecnica viene presentato il progetto di Granarolo, che dovrà curare una parte del Padiglione Italia. Ha vinto il bando, dedicato proprio all’area dedicata alla filiera del latte. La Granarolo conta 1000 allevatori e un’organizzazione di raccolta con 1200 mezzi che movimentano 750mila tonnellate all’anno. L’export è cresciuto nel fatturato dal 2-3 per cento al 20, mentre l’obiettivo è arrivare al 40. «Il nostro scopo è mettere in sicurezza dalle oscillazioni finanziarie il reddito dei nostri soci — spiega il presidente Gianpiero Calzolari — E di questi tempi non è facile. A Expo? Racconteremo la nostra filiera». Oltre alle installazioni, ci sarà spazio anche per l’arte: verrà ospitato un esempio di Madonna del latte, concencesso dalla Fondazione Lercaro di Bologna. Si tratta di un altorilievo che riproduce il tondo in marmo inserito nella lunetta del sepolcro Tartagni nella basilica di San Domenico a Bologna. 

Annunciata anche la nascita di un Osservatorio della filiera del latte che si occupi soprattutto di sicurezza alimentare, con la collaborazione tra Granarolo, varie associazioni di consumatori e Ministero dell’agricoltura. L’europarlamentare Paolo De Castro, invece, fa notare come «la Germania esporta il doppio di noi nell’alimentare. Ma non mi pare esista un made in Germany. L’Expo è una grande occasione per far conoscere le nostre eccellenze». E a proposito dell’embargo russo: «È stato enormemente sottovalutato. L’Ue esporta circa 5 miliardi di prodotti agroalimentari in Russia. Dovremo trovare questa cifra in mercati alternativi. E non credo sia facile».