"Casa Italia è l’emblema Se piacerà ai visitatori l’evento sarà un successo"

Il segretario del Bie: i lavori non mi preoccupano

Vincente Loscertales (La Presse)

Vincente Loscertales (La Presse)

Milano, 17 settembre 2014 - Tornerà a Milano il primo ottobre, quando «si parlerà dell’andamento dei programmi dei Paesi» che partecipano all’Expo del 2015. Nel frattempo Vicente Loscertales, segretario generale del Bureau international des expositions (Bie, l’ufficio che gestisce l’organizzazione delle esposizioni), torna a Parigi soddisfatto: «La costruzione va bene. Non sono preoccupato. Lo sono stato fino a pochi mesi fa, adesso penso che sarà fatta. Un numero molto limitato di Paesi è in ritardo, la maggioranza lavora bene». Tanto che secondo il numero uno del Bie ora la priorità passa «alle attività dell’Expo, gli eventi, i congressi, le conferenze e tutta la logistica. A tutto questo si deve lavorare nei mesi a venire». Loscertales arriva a Milano mentre è ancora aperto il dossier sul Padiglione Italia e in particolare sul simbolo del grande evento, l’Albero della vita. «Il padiglione italiano — osserva — è l’emblema dell’esposizione. Tutti i visitatori, italiani e stranieri, andranno a vedere il padiglione italiano. Il successo del padiglione italiano è il successo dell’Expo. Se i visitatori, e in particolare quelli italiani, non sono contenti di quel padiglione l’Expo non sarà niente». 

Per segretario del Bie anche sul fronte dei tentativi di infiltrazioni malavitose nel cantiere la macchina dei controlli si sta muovendo bene. «La criminalità non è qualcosa venuta con l’Expo, è endemica, esiste in tutti i Paesi del mondo — risponde —. Ma Expo è stato positivo perché è stato controllato e quando c’è stato uno scandalo», aggiunge, i responsabili sono stati messi «in prigione». Ieri a Milano Loscertales ha partecipato anche alla prima riunione della giuria che selezionerà i vincitori del «Bando delle best practices: le sfide e il futuro della sicurezza alimentare». La gara individuerà i quindici progetti tra ricerche scientifiche, iniziative sociali e soluzioni in tema di sostenibilità ambientale e alimentare. 

Il bando è stato prorogato fino al 31 ottobre, poi la parola passerà alla giuria, presieduta dal principe Alberto II di Monaco (uno dei Paesi aderenti all’Expo). «Nutrire il pianeta — ha dichiarato ieri il principe presentando il bando di idee — è un obbligo a cui nessun decisore politico può sottrarsi, ma si tratta di capire come, evitando decisioni sbagliate che possono avere conseguenze negative sulle generazioni future». E secondo il commissario Giuseppe Sala, i risultati dei progetti selezionati dalla chiamata di idee «saranno tra i principali lasciti di Expo». I vincitori saranno ospiti per i sei mesi dell’evento del Padiglione Zero, la struttura all’ingresso ovest del sito di Rho-Pero. Il progetto è curato dal regista Davide Rampello, che ha anche ideato il padiglione Aquae Venezia, l’esposizione dedicata all’acqua ospitata dalla città dei dogi da maggio a ottobre del 2015, in contemporanea con l’evento milanese. E d’altronde il progetto, che costerà nel complesso tra i 25 e i 30 milioni di euro, si propone come un padiglione satellite del parco espositivo di Rho-Pero. Il primo ad essere terminato: i lavori procedono infatti secondo tabella di marcia e, ha annunciato ieri Rampello, «lo consegneremo il 23 dicembre».