A Expo l'Edicola della Caritas, un percorso multimediale con incontri e dibattiti

La struttura, creata dallo studio di architettura Piuarch, sarà il fulcro di un palinsesto culturale sul tema “Dividere per moltiplicare. Spezzare il pane”, inspirato al noto episodio evangelico

Edicola Caritas a Expo 2015

Edicola Caritas a Expo 2015

Milano, 30 marzo 2015 - Caritas sarà presente ad Expo con un percorso multimediale che mette a tema l’esperienza della condivisione all’interno di una struttura architettonicamente evocativa. L’Edicola, questo il nome del luogo, sarà il fulcro di un palinsesto culturale sul tema “Dividere per moltiplicare. Spezzare il pane”, inspirato al noto episodio evangelico. "Papa Francesco ricorda che la parabola della moltiplicazione dei pani e dei pesci ci insegna che, se c’è la volontà, quello che abbiamo non finisce, anzi ne avanza e non va perso. Ecco perché noi pensiamo che per nutrire il pianeta non vi sia altra strada che quella della condivisione, la sola divisione che non diminuisce ma moltiplica le risorse e le energie. Da qui il titolo che abbiamo scelto come segno distintivo della nostra presenza in Expo: Dividere per moltiplicare", spiega Luciano Gualzetti, vicedirettore di Caritas Ambrosiana.

Edicola Caritas a Expo 2015L'EDICOLA, UN CUBO SPEZZATO - Collocata nelle vicinanze dell’ingresso, in una posizione molto visibile lungo il decumano, l’Edicola, realizzata dallo studio Piuarch, si presenta come un cubo spezzato che declina anche architettonicamente l’idea della condivisione come ricchezza. L’involucro è il rivestimento esterno di un’idea che trova poi espressione all’interno. La caratteristica più interessante è la struttura molto semplice, la cui specificità è nella composizione dei volumi e nell’essenzialità delle forme. La forma nasce dalle idee che permeano lo spirito di Caritas, la struttura si suddivide in forme simili tra loro ma non uguali per dimensioni, che si configurano in base alle funzioni differenti che ospitano, gli ambienti si dispongono sul terreno mantenendosi uniti da un vertice, richiamando la pianta quadrata da cui nasce l’edicola. Nonostante le differenze dimensionali l’uniformità è data dal profilo strutturale che mantiene le stesse dimensioni esterne, dal colore e dal materiale unitario. Il Padiglione nella sua essenzialità costruttiva è realmente ecosostenibile, non prevede condizionamento perché le pareti esterne sono permeabili all’aria, la struttura sfrutta al massimo la luminosità diurna, riducendo l’utilizzo di energia. Il rivestimento esterno è realizzato in rete in pvc pre tesata. L’edicola si compone di diversi elementi: una parte esterna pavimentata di 200 mq che accoglie i visitatori, una parte coperta di 150 mq dove sono dislocate le diverse aree, una parte a verde di 550 mq.

Edicola Caritas a Expo 2015ESPERIENZA MULTIMEDIALE - I visitatori, varcata la soglia, non saranno semplici spettatori, ma protagonisti di un’esperienza multimediale. Ascoltando messaggi, vedendo immagini, percepiranno con i loro sensi in che modo possa trasformarsi in realtà un messaggio paradossale come quello evangelico. Il percorso si svilupperà lungo diversi ambienti, ognuno dedicato ad un’esperienza specifica. Al centro di questo itinerario è stata immaginata anche l’esposizione di un’opera d’arte: l’installazione Energia, realizzata nel 1973 dall’artista tedesco Wolf Vostell, pioniere della video arte, una delle figura artistiche che proprio per il suo impegno civile ha ottenuto lo scorso anno un importante riconoscimento postumo in una grande cerimonia al Museo del Muro di Berlino, il Premio Internazionale Per la Difesa dei Diritti Umani, assegnato da Henry Kissinger. L’opera proveniente dal museo voluto dallo stesso artista a Malpartida nella regione dell'Estremadura in Spagna è costituita da un’automobile Cadillac cinta da forme di pane. L’accostamento irriverente tra uno status symbol e il bene di prima necessità per antonomasia rappresenta una denuncia contro la società consumista.  L’esperienza individuale di ognuno diventerà collettiva e vivrà poi sulla rete anche fuori e dopo Expo. Al termine del percorso, infatti, ad ogni visitatore sarà poi chiesto di registrare il proprio video messaggio. Il contributo sarà montato insieme a quello degli altri visitatori a formerà un collage di racconti in tante diverse lingue del mondo, eredità spirituale collettiva di questa esperienza che sarà poi condivisa e dunque moltiplicata sui social media.

PALINSESTO CULTURALE - L’Edicola sarà il fulcro di un programma di eventi che Caritas svilupperà nei sei mesi dell’esposizione: 11 convegni con un centinaio di esperti e testimoni provenienti da tutto il mondo sui temi della fame, del diritto al cibo e all’acqua, dei paradossi alimentari, delle migrazioni e della guerra, come effetti di un’iniqua distribuzioni di risorse (il programma). La data simbolica di inaugurazione di questo programma sarà l’Expo Day di Caritas: martedì 19 maggio, durante il quale si riuniranno i rappresentanti delle 164 Caritas nazionali che aderiscono alla confederazione internazionale per presentare i risultati della campagna globale contro la fame nel mondo “One human family, food for all”. In quell’occasione saranno presentati sette progetti modello contro la fame nel mondo, sette buone prassi, una per ognuna delle grandi aree geografiche in cui è divisa la confederazione: Africa, Asia, Medio Oriente e Nord Africa, Europa, America Latina, Nord America, Oceania. Il programma di eventi accompagnerà iniziative di sensibilizzazione sul territorio, nelle comunità ecclesiali, già realizzate nei mesi precedenti e che continuerà anche durate il semestre espositivo.  

REFETTORIO AMBROSIANO -  L’esposizione universale di Milano su un tema così decisivo come quello dell’alimentazione avrà un senso solo se lascerà alla città prima di tutto un’eredità etico morale. Per questa ragione Caritas si è impegnata a gestire nei prossimi anni, una volta terminata Expo, un nuovo spazio di solidarietà e di cultura contro lo spreco alimentare: il Refettorio Ambrosiano di piazza Greco, che entrerà in funzione entro fine maggio. L'annuncio è stato dato dal direttore del cantiere, Laura Romanò, al termine della presentazione dell'Edicola e delle attività con cui Caritas Internationalis sarà presente a Expo Milano 2015. Oltre agli spazi per la cucina, sormontati da una grande cappa-lucernario, "la mensa - ha spiegato l'architetto - avrà 96 posti a sedere, una panetteria all'ingresso e conterrà anche quattro opere d'arte". Il refettorio, gestito dai volontari della Caritas Ambrosiana e aperto a pranzo e cena, è l'eredità che Caritas lascerà a Milano in occasione dell'esposizione universale. All'annuncio della sua istituzione nel quartiere periferico della città ci sono state le proteste di alcuni residenti preoccupati dai possibili disagi. A questo sono seguiti alcuni incontri e l'arcivescovo, il cardinale Angelo Scola, nei mesi scorsi ha ricordato che la scelta del Refettorio è stata «pensata per mesi, discussa, portata in consiglio di zona. Non è una scelta piovuta dall'alto". Il progetto è nato dalle intuizioni dello chef Massimo Bottura e del regista Davide Rampello, che da subito hanno coinvolto la Diocesi di Milano e in particolare la Caritas. Nei sei mesi 40 tra i migliori chef del mondo (20 italiani, 20 stranieri) ideeranno e prepareranno menu con le eccedenze alimentari raccolte ogni giorno in Expo nel pieno rispetto delle normative vigenti sulla sicurezza alimentare. Ciò che sarebbe destinato ad essere gettato via, sarà trasformato in piatti di alta cucina, grazie al talento e alla creatività.