Venerdì 19 Aprile 2024

Ritardi all’Albero della vita. Va deserta la gara per gli effetti speciali

Nessuna offerta: «Problemi con i computer» di Luca Zorloni

Il bozzetto dell’Albero della vita ideato dal regista Marco Balich

Il bozzetto dell’Albero della vita ideato dal regista Marco Balich

Milano, 21 gennaio 2015 - Quando lunedì a mezzogiorno è scaduto il tempo per presentare le offerte per gli effetti speciali dell’Albero della vita, la casella di posta elettronica di Expo spa è rimasta vuota. Gara deserta. Colpa dei computer, diagnosticano in via Rovello: le imprese concorrenti non sarebbero riuscite a caricare sulla piattaforma informatica le proposte per aggiudicarsi l’appalto da 3,9 milioni di euro. Fatto sta che l’installazione simbolo del Padiglione Italia inciampa ancora. A cento giorni dal taglio del nastro dell’Esposizione universale di Milano, mentre si assottiglia il tempo a disposizione per completare la torre di legno e acciaio, ideata dal regista Marco Balich per illuminare le notti sul sito di Rho-Pero con giochi di luci e acqua, musica e video. Ieri il consiglio di amministrazione di Expo spa, guidato dall’amministratore delegato Giuseppe Sala, si è riunito d’emergenza, approvando la riapertura dei termini di presentazione delle offerte fino a mezzogiorno di mercoledì prossimo, 28 gennaio.

Non si può andare oltre: già la scadenza di lunedì era in zona Cesarini, sette giorni in più scompaginano i programmi di via Rovello. Ottenuto il via libera del cda, la società ha avvertito il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone. «Una comunicazione informale», spiegano dagli uffici del magistrato, che da sé non basta. Nelle prossime ore Expo dovrà consegnare all’Anac le carte necessarie per verificare le circostanze che hanno portato alla riapertura del bando, scritto dal Politecnico.  Pare che nei giorni precedenti alla scadenza qualche azienda tra le concorrenti avesse segnalato problemi con la piattaforma telematica Sintel, gestita dalla centrale di acquisto di Regione Lombardia (Arca). Un portale dove le pubbliche amministrazioni possono lanciare gare d’appalto, di cui il Pirellone proprio ieri aveva tessuto le lodi. Tuttavia, solo al fischio di fine Expo ha preso atto che per il bando non si era fatto avanti nessuno ed è corsa ai ripari. È l’ennesimo intoppo di una storia travagliata.

L’Albero della vita, che costerà nel complesso oltre 8 milioni, cresce già su fragili basi. Al regista delle cerimonie olimpiche Marco Balich, già direttore artistico di Padiglione Italia, viene affidato il compito di ideare l’installazione. Per ricompensarlo si pubblica un bando per trovare uno sponsor: Coldiretti, che stacca un assegno da due milioni di euro. Procedura ritenuta opaca da Cantone, che in estate blocca l’opera sul nascere e passa al vaglio le carte, che arrivano col contagocce dopo settimane. Il via libera definitivo a dicembre. I tempi di costruzione sono ormai risicati: se ne occupa un consorzio di imprese, «Orgoglio Brescia», per un controvalore di 3,5 milioni di euro. Ai primi di gennaio anche le istituzioni pubbliche accendono il semaforo verde, salvo precisare che le luci potrebbero disturbare chi guida lungo la vicina autostrada. La torre sarà pronta a metà marzo, per poi procedere a installazione e collaudo degli impianti tecnologici. Sempre che un nuovo impiccio non sconvolga i piani.  

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