Mercoledì 24 Aprile 2024

Estorsione a una famiglia, avvocatessa arrestata: minacciava contatti con la 'ndrangheta

La professionista era riuscita a estorcere 300mila euro a una famiglia danarosa: sosteneva di aver agito da intermediaria per liberare un appartamento in affitto con l'aiuto di una fantomatica cosca

Pagamento in contanti

Pagamento in contanti

Milano, 13 gennaio 2015 - Un'avvocatessa aveva fatto credere a una ricca famiglia di Milano di essere vicina alla 'ndrangheta: è stata arrestata dai carabinieri per estorsione. La professionista, 50 anni, era riuscita a portar via 300mila euro alle vittime utilizzando la minaccia dell'intervento di una fantomatica cosca calabrese. I militari hanno eseguito l'ordine di carcerazione dopo la condanna in Cassazione a tre anni e otto mesi.

La storia inizia nel 2002, quando la famiglia con molte proprietà sparse in Lombardia ha un problema con un inquilino moroso a Milano. Chiede allora aiuto al custode affinché lo allontani e questo dopo un pò finge di aver portato a termine la missione. In realtà, l'inquilino ha abbandonato volontariamente l'appartamento. A questo punto interviene l'avvocato del custode, B.R., che comunica alla famiglia di aver fatto da intermediario con la cosca per cacciare il moroso. Un intervento che deve essere pagato per non incorrere in ritorsioni.

La minaccia è così pressante che le vittime accettano di versare all'avvocato circa 300mila euro dal 2002 al 2005. Quando i liquidi iniziano a scarseggiare, nel 2009, scatta la denuncia che ha comportata la condanna definitiva della donna. E oggi l'arresto per l'avvocatessa (il custode è risultato estraneo ai fatti)