Il Seveso esonda ancora a Niguarda. E' la settima volta in due mesi - FOTO

Sono finite sott’acqua viale Zara, viale Fulvio Testi, viale Ca’ Granda. "Non c'è stata l'allerta meteo e in un'ora il fiume è salito da 20 centimetri a tre metri" di Massimiliano Mingoia e Nicola Palma

Il Seveso esonda ancora

Il Seveso esonda ancora

Milano, 21 agosto 2014 - Nuova esondazione del Seveso alle 23.18 di ieri. È la settima volta in meno di due mesi che il fiume che scorre alla periferia nord della città tracima e inonda le strade del quartiere Niguarda. Sono finite sott’acqua viale Zara, viale Fulvio Testi, viale Ca’ Granda, tra le varie strade, rendendo da subito impossibile il transito in un’area molto vasta. In viale Zara l’acqua ha invaso dopo pochi minuti anche i marciapiedi. La Polizia locale ha bloccato l’accesso delle auto nella arterie finite sott’acqua. Il piano anti-esondazione è immediatamente scattato, sul posto per il Comune si è recata la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, mentre l’assessore alla Protezione civile Marco Granelli, ieri sera fuori Milano, è rientrato in città nella notte. Il Seveso è sceso sotto i livelli di guardia, cioè sotto i 3 metri, dopo poco più di un’ora dall’inizio dell’esondazione, ma molte strade sono rimaste allagate più a lungo. La De Cesaris, giunta dopo pochi minuti nella zona finita sott’acqua, ha subito spiegato: «Il problema è che l’allerta meteo non c’è stata. È stata la Polizia locale ad accorgersi per prima dell’esondazione. In ogni caso i chiusini sono stati aperti e si sono recati sul posto i mezzi per pompare via l’acqua soprattutto dai sottopassaggi, dove la situazione è critica». Granelli, dopo pochi minuti dall’inizio dell’esondazione, commentava: «In un’ora il fiume si è alzato da 20 centimetri fino a 3 metri. È scattato il piano di emergenza, abbiamo subito isolato la zona». La De Cesaris, intorno a mezzanotte e mezza, descriveva una situazione in miglioramento: «Il livello del Seveso si sta progressivamente abbassando». Settima esondazione del Seveso, dicevamo sopra, da fine giugno a ieri. Ecco tutti i precedenti. La prima si è registrata il 25 giugno. La seconda, quella dell’8 luglio, ha causato i maggiori disagi ai residenti di Niguarda e Isola, rimasti sott’acqua per otto ore. I danni quantificati dal Comune sono stati di 25 milioni di euro: già avviata la procedura per la richiesta al Governo di stato di calamità naturale. La terza e la quarta esondazione, nel giro di poche ore, si sono verificate il 26 luglio. In quell’occasione, a causa della fortissima pioggia, in corso di Porta Romana si è aperta una voragine di 12 metri. La quinta esondazione c’è stata il 29 luglio, la sesta il 3 agosto. La settima, ieri. In nottata, intanto, è scattato il preallarme per il fiume Lambro.

di Massimiliano Mingoia e Nicola Palma

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