Emergenza profughi, direttore Caritas: "Aprire le chiese non è la soluzione"

Don Roberto Davanzo ha poi annunciato l'apertura di una nuova struttura da 100 posti a Magenta e rintuzzato le polemiche: "Aprire le chiese è un appello retorico che non porterebbe nessun beneficio ai profughi"

Emergenza profughi (Newpress)

Emergenza profughi (Newpress)

Milano, 4 luglio 2014 - La Diocesi di Milano ha messo a disposizione per l'emergenza profughi un nuovo centro d'accoglienza, ma il direttore della Caritas ambrosiana cerca di smorzare le polemiche nei confronti della Chiesa. Don Roberto Davanzo ha annunciato l'apertura di domani della nuova struttura a Magenta, capacità di 100 posti allestiti con investimento dalla Caritas Ambrosiana insieme con la Cooperativa Intrecci. Don Davanzo ha poi riconosciuto il momento di difficolta' della città, parlando di una "Milano sotto pressione", ma invitando a "non fare polemiche sulla pelle dei disperati". "Evitiamo polemiche sterili e strumentali sulla pelle dei poveri - ha detto -. Riconosciamo che, in questa circostanza, il Comune non e' stato sufficientemente supportato dalle istituzioni centrali: ancora non si vuole riconoscere che i flussi di siriani che si riversano sulla scalo ferroviario milanese sono un'emergenza, e come tale andrebbe trattata da tutti i soggetti istituzionali, predisponendo un sistema di accoglienza che coinvolga un territorio ben piu' ampio di quello cittadino. Tuttavia - ha concluso - la soluzione non puo' essere quella di aprire le chiese. E' un appello retorico che non porterebbe alcun beneficio ai profughi. Certo in chiesa avrebbero un tetto e poi? I bagni? La mensa? I letti? Le attrezzature? Il personale?"".

La dichiarazione arriva dopo da ambienti istituzionali di Palazzo Marino sarebbe giunta richiesta all'arcivescovo Angelo Scola di mettere a disposizione chiese e oratori per l'emergenza profughi. "'La pressione di questi giorni puo' avere spinto a qualche battuta infelice e fuori luogo - ha detto ancora don Roberto Davanzo - Evitiamo polemiche sterili e strumentali sulla pelle dei poveri. Riconosciamo che, in questa circostanza, il Comune non e' stato sufficientemente supportato dalle Istituzioni centrali, ma la soluzione non e' quella".   La nuova struttura di Magenta è un ex pensionato, dove potranno essere ospitati 100 profughi. Finora la Caritas ne ha preso in carico 3000.

A Milano, la cooperativa di Caritas Ambrosiana 'Farsi Prossimo', in virtu' di una convenzione con la Prefettura e il Comune di Milano, ha gestito l'accoglienza con proprio personale dal mese di ottobre 2013 per un totale i 3mila profughi. Intanto, continua la ricerca di spazi e soprattutto di persone competenti nel gestire l'accoglienza, appello al quale stanno continuando a rispondere le parrocchie della diocesi.

LA REPLICA - In serata arriva la replica di Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali del Comune: "La posizione di don Davanzo è giustissima. La Caritas fa un lavoro straordinario e nessuno di noi ha mai chiesto di "aprire le Chiese" ai profughi. Proporrei a tutti di non polemizzare sul nulla in queste ore. Chi a nome del Comune, e non io, ha detto una simile cosa ha sbagliato", conclude l'assessore.

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