Abusivismo: "Il 37% dei cittadini acquista prodotti contraffatti"

Il dato emerge da una ricerca di Confcommercio. Sangalli: "Il pericolo è che queste attività illegali vengano considerate a lungo andare un mercato parallelo conveniente e accettabile"

Carlo Sangalli

Carlo Sangalli

Milano, 22 novembre 2016 - "Vero o falso" che si acquistano prodotti contraffatti? Per il 23% sì, percentuale che sale al 37% - più di un terzo del totale - se si aggiunge chi si è accorto, ma soltanto dopo l'acquisto, di aver comprato un prodotto falso. Lo rileva "Vero o falso?", il sondaggio presentato presso la Confcommercio Milano in occasione di "Legalità, mi piace!" la Giornata di mobilitazione nazionale di Confcommercio. "Contraffazione e abusivismo - afferma Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio - sono pesi supplementari che penalizzano la vita delle imprese. In tempi di difficoltà economiche questi pesi diventano intollerabili.

Il pericolo è che queste attività illegali vengano considerate a lungo andare un mercato parallelo conveniente e accettabile. Sappiamo invece che contraffazione e abusivismo rappresentano una minaccia per la salute dei consumatori, danneggiano l'economia sana e sono la terza fonte di finanziamento della criminalità organizzata. Bene dunque l'azione di prevenzione e contrasto delle Forze dell'Ordine e ben venga il rafforzamento della presenza dei nostri militari. Ma è soprattutto nell'opera di informazione e sensibilizzazione che si combatte alla radice questo fenomeno illegale così difficile da estirpare".

A illustrare i risultati del sondaggio è stato il vicepresidente di Confcommercio  Milano, Lodi, Monza e Brianza (con incarico su sicurezza, contraffazione e abusivismo) Mario Peserico. L'abusivismo su strada (38%) e gli abusivi nei mercati (22%): qui le persone ritengono, in netta prevalenza, si possa comprare un prodotto contraffatto. Poi internet (11%). Ma il 6% dichiara di non acquistare falsi. A Milano, nella vendita di prodotti contraffatti, le categorie merceologiche più colpite sono orologi e gioielli, moda e accessori, occhiali. 

Al sondaggio, diffuso via web e strutturato anche con risposte multiple (realizzato assieme a una campagna di sensibilizzazione promossa con i social) hanno risposto 710 persone in maggioranza non imprenditori (56%). Dalle imprese, invece, il 44% delle risposte. L'80% di chi ha compilato il sondaggio proviene da Milano e dalla Città Metropolitana; il 14% da Monza Brianza; il 6% da Lodi. Donne e uomini in perfetta parità: 50%. Nelle risposte prevale, fra i partecipanti, la fascia di età da 46 a 55 anni (34%). Seguono le fasce: 36-45 anni (22%), 56-65 anni (21%), 26-35 anni (13%), over 66 (9%) e 16-25 anni (2%).

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