Aumentano le famiglie lombarde che tirano la cinghia

Secondo un'indagine l'83% ha cambiato le proprie abitudini per far fronte alle spese

Famiglie lombarde in difficoltà

Famiglie lombarde in difficoltà

Milano, 13 gennaio 2017 - Più rinunce per il nuovo anno: aumentano le famiglie lombarde che cambiano le abitudini per affrontare le spese quotidiane e passano dal 74% del 2015 all’83% del 2016. È quanto emerge dall’indagine “Famiglie e fiducia. Monza e Brianza e Lombardia. Novembre 2016”, realizzata dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza in collaborazione con DigiCamere.

Circa 1 famiglia lombarda su 2 (il 44%) risparmia sui consumi domestici, ossia sulle bollette di luce, gas e telefono. E proseguono le rinunce sulle uscite. Per contenere le spese, infatti, il 31% dichiara di fare meno aperitivi e cene fuori e la percentuale è più alta tra i giovani e gli adulti. Inoltre il 6% rinuncia ad usare l’automobile e il 14% passa più tempo libero in casa da parenti e amici.

I lombardi sono meno attenti, rispetto allo scorso anno, a risparmiare sui generi alimentari (29% contro il 46% del 2015), ma la spesa è sempre più mirata: 1 su 3 sceglie “marchi della catena” e primi prezzi; mentre solo il 10% compra prodotti di marca. A Varese e a Milano si registra la percentuale più elevata di famiglie che non modifica le proprie abitudini per far quadrare il bilancio (rispettivamente 25% e 20% contro il dato medio regionale del 17%).

Sono le famiglie bresciane quelle che trascorrono più tempo libero in casa (18%) e riducono le cene fuori (32%). Quest’ultimo accorgimento è usato anche a Varese (31%), insieme alla riduzione degli sprechi alimentari grazie ad una spesa più mirata (36%). A Bergamo per fronteggiare le difficoltà economiche, si sta attenti ai consumi domestici (54%) e si preferisce riparare anziché sostituire (17%). A Monza e Brianza c’è la percentuale più bassa di famiglie che rinuncia alle uscite (27%), ma aumenta rispetto allo scorso anno la quota di chi modifica le abitudini per far quadrare i conti: dal 75% dello scorso anno all’88% attuale, un dato più alto si registra solo a Brescia (89%).

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro