EA7 Milano, Portaluppi ha un sogno, "vincere tutto"

Il protagonista degli ultimi scudetti di casa Olimpia si confessa: "Quest'anno gli obiettivi sono 4: Campionato, Eurolega, Coppa Italia e Supercoppa" di Gabriele Gabbini

Flavio Portaluppi, nuovo presidente dellEA7 Armani

Flavio Portaluppi, nuovo presidente dellEA7 Armani

Milano, 17 settembre 2014 – E' stato il protagonista dell'ultimo scudetto della “vecchia” Olimpia, è l'uomo del primo titolo della nuova EA7 Milano e, inevitabilmente, non poteva che essere lui la persona più indicata a sostituire il suo predecessore Livio Proli alla presidenza. Lui, Flavio Portaluppi, è pronto, e ha un sogno. “Vogliamo vincere – chiarisce, senza mezzi termini -, confermando quanto di buono fatto nell'ultima stagione ma lottando anche su tutti gli altri fronti”.

Da uomo simbolo dell'Olimpia Milano, quali sono i primi obiettivi della società per la prossima stagione? “Sul campo sono quattro: Campionato, Eurolega, Coppa Italia e Supercoppa. Poi sappiamo che quando i fronti d'attacco sono così tanti possono intervenire tantissimi imprevisti: infortuni, problemi, sfortuna. Ecco perché la nostra vera missione deve essere prima di tutto quella di confermare la nostra crescita”.

In Europa poi, il girone non aiuta di certo... "Siamo in un gruppo di ferro insieme a Barcellona, Panathinaikos e Fenerbahce, per dirne solo tre. E inoltre abbiamo due giocatori come Ragland e Brooks che sono nuovi  a questo tipo di competizione, ma è nostro dovere puntare a migliorarci rispetto alla passata stagione (chiusa a un passo dalle Final Four, ndr). Le prime dieci partite forse diranno qualcosa di più sulle vere ambizioni di questa squadra".

Non ci sarà più Siena, ma le pretendenti al titolo non mancano di certo. Secondo lei quali saranno le principali avversarie in questa stagione? “Senza dubbio Reggio Emilia, che ha concluso una campagna acquisti molto frizzante e disporrà di una rosa davvero intrigante. Ma non va sottovalutata nemmeno Sassari, che ha costruito un gruppo interessante prendendo Dyson, Todic e Sanders, che aggiungerà sostanza al roster. Due mine vaganti invece potrebbero essere Venezia, che sulla carta potrebbe essere la rivelazione del 2015, e Brindisi”.

Tra arrivi e partenze, come è cambiata questa Olimpia? “Lo zoccolo duro è rimasto, con 7/12 confermati rispetto alla passata stagione. Abbiamo perso uomini importanti, ma finalmente abbiamo trovato un 4 che possa aprire il campo, permettendo alle nostre guardie di andare a giocarsela anche spalle a canestro. Poi ci sono Ragland, importante per la sua velocità, e Brooks, che ha un talento offensivo davvero notevole, mentre James ha caratteristiche molto simili a Lawal, a partire dalla grande verticalità, ma con un pizzico di esperienza in più. Infine c'è Meacham, la sua visione di gioco ci aiuterà non poco in cabina di regia”.

L'anno scorso la forza di Milano sembrava arrivare proprio dal gruppo. Come si sono inseriti in questo contesto i nuovi acquisti? “La chimica c'è già, e si è vista anche sul campo anche se ci siamo ancora confrontati con avversari di alto livello. Lo spogliatoio è molto unito”.

Tornando ai “senatori”, come sta Nicolò Melli? “Sta bene, l'operazione di pulizia del tendine ha dato i suoi benefici e già nel ritiro di Bormio si è unito ai compagni in allenamento. Non ha giocato più per scrupolo che per reali problemi fisici, contiamo di poterlo schierare già per il Trofeo Lombardia di sabato 20 settembre”.

Al PalaDesio c'è speranza di rivedere anche Samuels e James? “Al momento stanno facendo entrambi lavoro a parte, ma non sono fermi. Samardo potrebbe anche rientrare mentre James contiamo di schierarlo a tutti gli effetti per la Supercoppa in programma il 5 ottobre, non prima”.

Dopo la bufera che lo ha coinvolto in Nazionale invece, come le è sembrato Daniel Hackett in queste prime uscite? “Ha disputato tre ottime partite su quattro. Fin dall'inizio si è subito mostrato disponibilissimo e ha lavorato davvero bene in queste settimane. Quello che è accaduto è probabilmente dovuto alla frustrazione di un giocatore che doveva scaricare gioie e dolori di una lunga stagione. Ora però abbiamo un roster profondo per sopperire alla sua lunga squalifica. Dovremo essere bravi a gestire il gruppo nel modo giusto, perché ovviamente non possono giocare sempre tutti, ma siamo pronti a disputare un'altra stagione da protagonisti”.

gabriele.gabbini@ilgiorno.net

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