Studente precipita dal quinto piano dell'hotel e muore. Una pista: "Caduto mentre faceva uno scherzo"

I compagni di Domenico finora non hanno raccontato agli inquirenti quanto avvenuto esattamente nell’albergo tra la sera del 9 maggio e la mattina del 10 maggio di Massimiliano Mingoia FOTO - Tragedia in hotel a Bruzzano / La vittima Domenico Maurantonio

L'sms choc mostrato dal programma televisivo "Chi l’ha visto" sulla morte di Domenico Maurantonio

L'sms choc mostrato dal programma televisivo "Chi l’ha visto" sulla morte di Domenico Maurantonio

Milano, 21 maggio 2015 - Uno scherzo finito in tragedia. Lo studente decide di defecare dalla finestra dell’hotel. Gli amici lo reggono per le braccia. Ma a un certo punto il giovane vola giù. La morte di Domenico Maurantonio, il 19enne liceale di Padova caduto da una finestra dell’hotel Da Vinci di Milano lo scorso 10 maggio, potrebbe essere stata causata da uno scherzo tra compagni di scuola in gita nel capoluogo lombardo per visitare l’Expo. Il programma televisivo di Rai Tre «Chi l’ha visto?» ieri sera ha mostrato il fotogramma di un dialogo su Whatsapp tra un presunto testimone e un suo amico. Un dialogo (vero o falso?) che svelerebbe la dinamica di quanto accaduto nell’albergo milanese. Il primo interlocutore digita su Whatsapp: «Se ti racconto cos’è successo ieri mattina in hotel non ci credi...».

L’amico, incuriosito, gli risponde: «Dimmi tutto». Ed ecco il racconto del possibile testimone, digitato molto probabilmente l’11 maggio, il giorno dopo la morte di Domenico: «L’altra sera dei ragazzi di una scuola di Padova son venuti da noi in hotel... di notte si sono ubriacati da fare schifo e hanno deciso di fare degli scherzoni sui corridoi dell’hotel... il ‘migliore’ di questi scherzi è stato defecare per il corridoio del 5° piano... non contento, uno di questi per fare il figo decide di mettersi sul cornicione per farla dalla finestra... quindi si fa tenere per le braccia dagli amici e a un certo punto vola giù. Morto. Gli amici non hanno detto nulla a nessuno e son tornati in stanza... il corpo è stato trovato il mattino dopo...». L’interlocutore risponde con un lunghissimo «ahahahah...», che equivale a una risata.

La conduttrice Federica Sciarelli, dopo aver mostrato il fotogramma in diretta, precisa: «Non sappiamo se si tratti di una ricostruzione veritiera o di uno scherzo». Il fotogramma del dialogo su Whatsapp oggi potrebbe essere acquisito agli atti dell’indagine condotta dalla Procura di Milano. Ipotesi sul fatto che la tragedia avvenuta nell’hotel di Bruzzano, nella periferia milanese, potesse essere stata causata da uno scherzo tra compagni di classe durante la gita scolastica erano già state formulate, ma la ricostruzione digitata sul telefonino, se verificata, farebbe definitivamente luce su quanto avvenuto il 10 maggio. I compagni di Domenico, infatti, finora non hanno raccontato agli inquirenti quanto avvenuto esattamente nell’albergo tra la sera del 9 maggio e la mattina del 10 maggio.
 
In ogni caso ieri, prima della rivelazione di «Chi l’ha visto?», si è saputo che c’è anche il super esperto dell’omicidio Poggi tra i consulenti incaricati di far luce sulla morte dello studente padovano in gita. Si chiama Marzio Capra, è un genetista del Laboratorio di genetica forense dell’università milanese. Capra ha avuto un ruolo importante nel processo sul caso Garlasco scoprendo tra l’altro le microtracce del sangue di Chiara sulla bicicletta sequestrata ad Alberto Stasi, è uno dei tre esperti che il pm Claudio Gittardi ha scelto per provare a chiarire i motivi della morte di Maurantonio. La ricostruzione su Whatsapp potrebbe servire al super esperto per confermare il racconto del testimone. Uno scherzo finito in tragedia. Un 19enne morto nel silenzio degli amici. 
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