Studente precipita dal quinto piano e muore. Slip e pantaloni vicino al cadavere, l'sms shoc "è inattendibile"

Il ritrovamento degli indumenti accanto al corpo del ragazzo sembrerebbe andare nella direzione della goliardata tra compagni di classe finita in tragedia, proprio all'indomani della comparsa di un sms choc mostrato dalla trasmissione televisiva Chi l'ha visto?". Il capo della Squadra Mobile: "Finora quell'sms non trova conferma" FOTO - Tragedia in hotel a Bruzzano / La vittima Domenico Maurantonio

L'sms choc mostrato dal programma televisivo "Chi l’ha visto" sulla morte di Domenico Maurantonio

L'sms choc mostrato dal programma televisivo "Chi l’ha visto" sulla morte di Domenico Maurantonio

Milano, 21 maggio 2015 - Mutande e pantaloncini sono stati trovati accanto al cadavere di Domenico Maurantonio, lo studente di Padova trovato morto la mattina del 10 maggio a  Milano dopo essere precipitato qualche ora prima dalla finestra del quinto piano dell’Hotel daVinci dove era ospite con la classe per una visita ad Expo. E’ quanto emerge dall’indagine condotta dal pm di Milano Claudio Gittardi. 

Il giovane, che sarebbe morto tra le 5 e 30 e le 7 del mattino, al momento del ritrovamento indossava solo una maglietta. A dare l’allarme alla polizia è stato un operaio che stava effettuando dei lavori di ristrutturazione nella strada dove Domenico Maurantonio è precipitato. Il ritrovamento degli indumenti accanto al corpo del ragazzo sembrerebbe andare nella direzione della goliardata tra compagni di classe finita tragicamente proprio all'indomani della comparsa di un sms choc mostrato dalla trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?".

"SMS NON TROVA CONFERMA" - Secondo quanto riferisce il capo della Squadra Mobile di Milano Alessandro Giuliano l’sms relativo allo studente padovano morto in gita non ha trovato finora alcuna conferma. “Quell’sms circola su whatsapp e social network da 8 giorni, e ci stiamo lavorando da 8 giorni. Eppure non abbiamo mai trovato una persona che sappia per sua percezione diretta, quello che e’ descritto nel messaggio. Si tratta sistematicamente di persone che riportano voci sentite da altri e che non hanno assistito direttamente ai fatti”. La persona che ha dato inizio a questa catena di informazioni, insomma, non è un testimone oculare, e non ha saputo indicare qualcuno che abbia assistito direttamente ai fatti. Il messaggio attribuiva la morte di Domenico Maurantonio a una notte di bravate finita male.

L'INCHIESTA - Al momento, i punti certi dell’inchiesta sembrano essere pochi: la caduta di Maurantonio non è stata accidentale; il giovane è precipitato da una finestra nel corridoio dell’hotel; accanto al suo corpo sono stati trovati pantaloncini e mutande; sul braccio presentava delle ecchimosi. Stando alle testimonianze dei ragazzi, inoltre, quella sera in albergo avrebbero bevuto divere quantità di alcol , ma si attendono ancora gli esiti degli esami tossicologici per capire l'esatta quantità degli alcolici ingeriti. Quanto all’ecchimosi trovata su un braccio, gli studenti avevano mostrato agli inquirenti delle fotografie scattate sul cellulare da cui si sarebbe dedotto che Maurantonio ce l’aveva già nei giorni precedenti alla caduta. Una versione che non ha convinto gli inquirenti i quali sembrano propendere per l’ipotesi che l’ecchimosi risalga a quella sera.

 

 

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