Dj Giuseppe arrestato: la voce di Radio 105 si fingeva poliziotto antiterrorismo al Dergano

Dj Giuseppe è stato processato per direttissima e ha patteggiato sei mesi con la condizionale, uscendo a piede libero. Sintonizzato sulla radio delle forze dell'ordine, aveva distintivi contraffatti e una pistola giocattolo senza tappo rosso. Ai carabinieri intervenuti aveva raccontato che era lì "per vigilare"

Dj Giuseppe di Radio 105

Dj Giuseppe di Radio 105

Milano, 3 marzo 2015 - Si fingeva un poliziotto dell'anti-terrorismo con tanto di tesserino fasullo e pistola falsa, ma era un dj di Radio 105: due carabinieri di pattuglia hanno fermato lunedì sera Luciano Fronti, conosciuto come 'dj Giuseppe', conduttore del programma '105 Music & Cars'. L'episodio è avvenuto intorno alle 20 vicino a un supermercato di piazza Dergano, zona Comasina, periferia nordovest di Milano.

Nella serata di lunedì intorno alle 20, dj Giuseppe è andato armato di pistola giocattolo senza tappo rosso in piazza Dergano a "vigiliare" sulla sicurezza di un supermecato Diperdì. Sul luogo però si è scontrato con la presenza dei carabinieri intervenuti sul posto proprio per una segnalazione di rapina armata in corso. Invece dei banditi, inesistenti, hanno trovato proprio il deejay di Radio 105 con una radio della polizia accesa. I carabinieri hanno sentito i rumori delle frequenze riservate alle forze dell'ordine e si sono avvicinati, pensando che si trattasse di un collega. I tre sono rimasti a chiacchierare insieme per qualche minuto, ma le generalita' di Fronti sono ben presto apparse sospette. Dj Giuseppe ha detto di essere un poliziotto dell'anti-terrorismo e ha esibito un tesserino a suo nome che lo qualificava come assistente capo della polizia, ma era palesemente falso.

Dj Giuseppe ha continuato a fingersi un poliziotto nonostante le domande sempre piu' insistenti dei carabinieri, ma una perquisizione personale ha rivelato che nascondeva addosso una finta pistola Walter caricata con 8 pallini. I militari hanno approfondito la vicenda con una perquisizione a casa dell'uomo. Nell'appartamento hanno trovato anche 14 grammi di marijuana e diverse altre armi fasulleAlla fine del controllo lo hanno quindi arrestato per violazione della legge sugli stupefacenti, violazione della legge sulle armi, possesso di segni distintivi contraffatti e intercettazione abusiva.

In mattinata si e' dovuto presentare per direttissima in tribunale, dove il pubblico ministero di turno Roberta Colangelo ha chiesto la convalida dell'arresto solo per gli ultimi due reati, perché il quantitativo di droga rientra nella soglia prevista dalla legge come uso personale e gli costerà solo una segnalazione. Assistito dall'avvocato Silvia Parisi, Fronti ha patteggiato sei mesi con la condizionale per possesso di segni distintivi contraffati e «cognizione illecita di comunicazioni o conversazioni telefoniche». Al giudice Aurelio Barazzetta che gli chiedeva perché avesse fatto una cosa del genere, Fronti ha risposto che era andato a vigilare e di essersi spacciato per poliziotto essendosi sentito rivolgere domande da carabinieri in borghese. "Per fortuna aveva la pistola nella cintola, perché se l'avesse impugnata sarebbe potuta finire in tragedia", hanno detto all'udienza di convalida i carabinieri che hanno eseguito l'arresto. Questo perché senza il tappo rosso, l'arma avrebbe potuto essere scambiata per una pistola vera

Il giudice gli ha poi raccomandato: «Se per cinque anni non andrai in giro a fare il poliziotto quest'esperienza sarà cancellata». Dj Giuseppe ha ammesso di avere fatto "una stupidaggine" ma ha anche 'rivendicato' il suo gesto sostenendo di avere voluto "vigilare sul territorio, aiutare le forze dell'ordine". L'imputato è uscito dall'aula a piede libero ma radio e tesserino finto sono stati confiscati. Intanto, pare che nei corridoi del palazzo di giustizia dj Giuseppe sia già stato ribattezzato "il Charles Brownson dei poveri". Poi, si è recato negli studi della radio per il suo programma Music and Cars, in onda tutti i giorni dalle 16 alle 18, e ha ironizzato in diretta su Radio 105 con la collega di microfono Fabiola sulla sua disavventura con la giustizia: "Stasera vado a fare dei tatuaggi nuovi per avere un look più da galeotto. Magari 'sei un pirla', così mi ricordo cosa ho fatto". 

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