Festival dei Diritti umani al via in Triennale: attesi Bonino e Yehoshua

Ad aprire la manifestazione un film su Lea Garofalo per le scuole e l'intervento della yazida Nadia Murad

La Triennale di Milano

La Triennale di Milano

Milano, 3 maggio 2016 - Il Festival dei Diritti umani a Milano è iniziato in Triennale a Milano. Ad aprire la rassegna è stata la proiezione per gli studenti liceali del film di Marco Tullio Giordana 'Lea' sulla storia della vittima di 'ndrangheta Lea Garofalo e la partecipazione del fondatore di Libera don Luigi Ciotti. Tema di questa prima edizione dal titolo 'Diritti sulla terra per la metà del cielo' sono i diritti violati delle donne. L'iniziativa, che durerà fino all'8 maggio, è organizzata dall'associazione no profit Reset-Diritti Umani ed è ospitata dalla Triennale di Milano, impegnata quest'anno della sua XXI esposizione internazionale. Tra gli appuntamenti del festival, oltre alle proiezioni di numerosi film e documentari e una mostra fotografica di Amnesty International, anche la partecipazione nei prossimi giorni di ospiti come l'ex ministro degli Esteri Emma Bonino e lo scrittore Abraham Yehoshua.

Fra i primi ospiti c'è Nadia Murad, inclusa da Time fra le 100 persone più influenti del mondo, dove spicca, secondo il magazine americano, come "un faro di luce e di verità". L'Isis "è nato perché gli interessi internazionali gli hanno permesso di stare in piedi". Lo ha detto Nadia Murad, giovanissima donna yazida rapita dall'Isis nel 2014 e da cui è riuscita a fuggire. Lo dice davanti alla platea alla Triennale di Milano in occasione del Festival dei diritti umani. "Noi persone normali non riusciamo a costruire una casa in 10 anni. Come è possibile che una organizzazione di bestie possa raccogliere 100mila bestie intorno a sè in un territorio pari a quella dell'italia?", si chiede la giovane a metà del suo intervento. "Non parlo per me, parlo per tutte le ragazze yazide che hanno visto questa tragedia - continua Nadia Murad - non c'è stata risposta dai Paesi occidentali. Sono qui per chiedere la restituzione di diritti e libertà ai tantissimi ancora prigionieri".

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