Il primo live dei Pozzolis, la famiglia sbanca-social

Gianmarco Pozzoli e Alice Mangione hanno deciso per una volta di provare a uscire dalla rete. E di tornare sul palco. Ecco dunque “Baby Shower Mini Show”

Gianmarco Pozzoli e Alice Mangione in “Bay Shower Mini Show”

Gianmarco Pozzoli e Alice Mangione in “Bay Shower Mini Show”

Milano, 21 maggio 2017 - Una famiglia come tante. Che cerca di capirci qualcosa dopo l’arrivo del primo figlio. Di sopravvivere fra poppate, pannolini e notti insonni. Solo che i Pozzolis hanno deciso di prenderla sul ridere. E, soprattutto, di documentare le peripezie attraverso alcuni video postati sul web. Un successone. Con 150 mila persone a seguirli su Facebook. Tanto che Gianmarco Pozzoli e Alice Mangione hanno deciso per una volta di provare a uscire dalla rete. E di tornare sul palco. Ecco dunque “Baby Shower Mini Show”, oggi alle 18 al Serraglio di via Gualdo Priorato. Per capirsi: lui è l’Huber di “Un passo dal cielo”, lei è nel cast del “Glob” di Bertolino, dopo una lista lunga così di trasmissioni comiche. Insieme però sono una famiglia: i Pozzolis. E hanno pure un figliolo, ne aspettano un secondo e si divertono a ridere di se stessi. Con un pizzico di cinismo.

Alice, come nasce il progetto?

«Era un periodo un po’ fermo, in cui mi sono ritrovata in casa da sola con una videocamera più a lungo del necessario. E così ho creato i primi post…».

Che hanno presto coinvolto tutta la famiglia.

«Sì, come qualsiasi altro lavoro che entri in casa. Inizialmente ci siamo concentrati sulle nostre esperienze di genitori, ora manca solo di raccontare quante volte andiamo in bagno, ci siamo fatti un po’ prendere la mano. E col tempo siamo diventati anche portavoce delle esperienze degli altri. Il nostro sito è ormai una specie di forum, ognuno racconta la propria storia».

Vi aspettavate una tale risposta?

«No. Avevamo capito che c’era interesse sull’argomento ma credo piaccia soprattutto il clima con cui lo trattiamo. C’è ovviamente l’aspetto comico ma anche la verità di tutti i giorni. E la gente ci circonda di affetto. Quando andiamo in giro le persone ci abbracciano, ci trattano da amici. Mi sono anche domandata se lanciamo messaggi subliminali».

Non è difficile per una coppia mostrare quel livello di intimità?

«Per noi è una specie di terapia. Nel nostro parlare della rava e della fava, troviamo il modo di affrontare quello che ci sta a cuore e di riderci su. Abbiamo un’intelligenza simile. Oltre alla stessa stupidità».

Come avete coinvolto vostro figlio?

«Gli facciamo passare tutto come fosse un gioco. Ce la ridiamo insieme, 24 ore su 24».

E ora aspettate il secondo?

«Sono all’ottavo mese, fra poco andremo dal ginecologo che scriverà in una busta il sesso del nascituro. La apriremo  insieme al nostro pubblico».

Addirittura?

«È una cosa legata anche al titolo della serata: il Baby Shower è una tradizione americana in cui si festeggia la mamma e l’arrivo del bimbo, spesso svelandone il sesso».

È la prima volta che presentate il progetto dal vivo?

«Sì e infatti siamo molto emozionati».

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