Milano, Paolo Benvegnù presenta il nuovo album 'H3+'

Incontro con il cantautore oggi al Santeria Paladini

Paolo Benvegnù

Paolo Benvegnù

Milano, 7 marzo 2017 - Appuntamento milanese con le canzoni di Paolo Benvegnù che questo pomeriggio passerà in Santeria Paladini per presentare dal vivo il nuovo album “H3+”. L’incontro con il cantautore arriva a pochi giorni di distanza dalla pubblicazione del suo nuovo capitolo discografico, che è poi anche quello conclusivo della trilogia dedicata all’essenza della storia dell’uomo nel mondo. I primi due atti della trilogia erano stati i fortunati “Hermann” ed “Earth Hotel”, dai quali Benvegnù è ripartito anche questa volta per sviluppare un discorso differente buttando lo sguardo avanti (molto avanti) nel tempo. “Con questo album porto a termine la chiusura di un cerchio che ho cominciato a tracciare tempo fa - ha raccontato il cantautore - e ho cercato di farlo attraversando un ulteriore momento sia della storia dell’uomo sia della mia. Questa volta si è trattato di immaginare le mie storie proiettate in uno slancio verso il futuro o il futuribile”.

La sigla che il cantautore ha scelto per il titolo dell’album è quella dello ione triatomico d’idrogeno, ovvero la particella alla base dell’Universo, che riassume il tema scientifico o fantascientifico del lavoro da studio. “Questo è sicuramente un album importante per me e per i miei compagni di viaggio - ha spiegato Benvegnù - perché abbiamo cercato di mischiare le nostre energie e per noi è stato un grande privilegio trovare il tempo per farlo nel modo migliore che potessimo”. Il protagonista del racconto futuristico di Benvegnù è il personaggio di “Victor Neuer”, protagonista dell’omonimo brano inserito nella scaletta del disco e filo unificante dei capitoli attraverso i quali si svolge il racconto in musica e parole. “Mai avrei pensato di scrivere un disco vicino alla fantascienza - ha confessato la voce delle nuove “Macchine”, “Se questo sono io” e “Boxes” - così mi sono raccontato una specie di romanzo che ho sintetizzato nelle canzoni. Ho sempre pensato all’esplorazione dello spazio come fuga dalla realtà, ma in realtà noi siamo fatti della sua stessa materia e quindi, attraverso una ricerca sull’immensamente grande, si ricerca anche noi stessi”.

Santeria Paladini (via Paladini 8) alle 18.30. Ingresso libero.

 

 

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