Teatro Carcano, in scena 'Le Prenom': quel nome 'scandaloso' scatena la rissa borghese

La commedia torna a teatro dopo due film

IL QUINTETTO Gli interpreti al Carcano: Gisella Szaniszlò, Alessia Giuliani, Davide Lorino, Aldo Ottobrino e Alberto Giusta. A sinistra due scene tratte da “Cena tra amici” (sopra) e “Il nome del figlio”

IL QUINTETTO Gli interpreti al Carcano: Gisella Szaniszlò, Alessia Giuliani, Davide Lorino, Aldo Ottobrino e Alberto Giusta. A sinistra due scene tratte da “Cena tra amici” (sopra) e “Il nome del figlio”

Milano, 1 marzo 2017- Come reagireste se un vostro caro amico volesse chiamare il figliolo Adolfo? O, per rimanere alla storia patria, se pensasse di battezzare l’erede Benito? Probabilmente lo trovereste sconveniente. Quantomeno bizzarro. E già ci si può immaginare le infinite discussioni a riguardo… Comunque è proprio su questo interrogativo che Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte hanno costruito qualche anno fa un piccolo gioiellino teatrale: “Le Prénom”, capace solo a Parigi di raggranellare qualche centinaio di repliche. E dalla pièce gli stessi autori hanno poi tratto l’omonimo film, fra i campioni d’incasso del 2012. Qui è arrivato col titolo “Cena tra amici”, prima di essere rifatto in versione italiana da Francesca Archibugi ne “Il nome del figlio” con un bel cast: Alessandro Gassmann, Valeria Golino, Luigi Lo Cascio, Rocco Papaleo e Micaela Ramazzotti.

Si parla insomma di una delle commedie più fortunate degli ultimi tempi, in origine profondamente francese ma in grado di adattarsi a ogni latitudine. E dopo tanto cinema “Le Prénom” torna a teatro, mantenendo il suo titolo originale. Lo si vede da stasera al Carcano con la regia di Antonio Zavatteri, che per il progetto si è basato sulla versione italiana firmata da Fausto Paravidino. In scena sono invece Alessia Giuliani, Alberto Giusta, Davide Lorino, Aldo Ottobrino e Gisella Szaniszlò a dar vita ai cinque protagonisti di questa commedia da camera. Una di quelle che va molto di moda ultimamente, con una manciata di adulti dell’alta borghesia a scannarsi in salotto fra battute sagaci, gran ritmo e scheletri nell’armadio. “Carnage” di Yasmina Reza (e poi Roman Polanski) ha fatto scuola.

Tornando a “Le Prénom”, cinque amici quarantenni si ritrovano per una cena a sorpresa. Ci sono i due professori padroni di casa, il fratello di lei che fa l’agente immobiliare, la sua compagna in ritardo a causa di un impegno di lavoro e un amico single, musicista in un’orchestra sinfonica, che gli altri sospettano essere omosessuale. Questo l’orizzonte umano. Poi il fratello comunica alla compagnia che diventerà padre: felicitazioni, baci, abbracci. Ma presto quella specie di scherzo sul nome si trasforma in un gioco al massacro, invadendo la vita privata d’ognuno. Nessuno ne uscirà illeso. In compenso da spettatori si ride. E parecchio. In quello che non a torto è stato visto anche come il ritratto di una generazione allo sbando. O almeno di una certa borghesia di mezza età, ricca e di sinistra, incapace di fare i conti con se stessa. E con le proprie frustrazioni.

Da oggi al 12 marzo al Teatro Carcano, corso di Porta Romana 63. Biglietti 34/25/15 euro, info: 02.55181377.

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