Il trombettista Falzone stavolta è ElectroMiles

Momenti elettrici del mitico musicista spaziano dall’ultimo periodo di The Quintet anni ‘60-‘70, con Hancock e Shorter, allo snodo più rivoluzionario delle formazioni aperte fino alle sperimentazoni più vicine al rock nero.

Giovanni Falzone

Giovanni Falzone

Milano, 12 maggio 2017 - Naviglio Jazz, quello di Cernusco e il suo festival che dopo l’anteprima del quartetto del batterista Alessandro Rossi e il concerto sold-out della Verdi Jazz Orchestra diretta dal maestro Pino Jodice (con Alberto Mandarini special guest), presenta domenica il progetto per me più interessante: il quintetto del trombettista Giovanni Falzone con “ElectroMiles” alla Casa delle Arti, in via De Gasperi 5, (ore 20.45; ingresso 10-12-15 euro). Una rilettura di Miles Davis, non la prima del talentuoso trombettista che ha rivisitato negli scorsi anni i repertori di Hendrix e Ornette.

Electro Miles, quindi, e i momenti elettrici del mitico musicista spaziano dall’ultimo periodo di The Quintet anni ‘60-‘70, con Hancock e Shorter, allo snodo più rivoluzionario delle formazioni aperte fino alle sperimentazoni più vicine al rock nero. Anche e forse. Da Falzone mi aspetto che la sua tromba entri come una lama calda fredda nel liguaggio elettrico di Miles, senza rinunciare al suo. Lo accompagnano Alessandro Rossi alla batteria e Marco Ricci al basso elettrico. Gianluca Di Ienno alle tastiere e al fender rhodes e Tullio Ricci, co-ideatore del progetto, ai sassofoni. Ve lo consiglio, per Falzone, il Naviglio e Miles.

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