Dario Fo è morto, gli ultimi anni a Milano: dall'addio a Franca Rame ai comizi in Duomo

Dario Fo ha rilasciato l'ultima intervista a Il Giorno appena 20 giorni prima della sua morte

Dario Fo, dietro il Quarto Stato di Pelizza da Volpedo, conservato a Milano

Dario Fo, dietro il Quarto Stato di Pelizza da Volpedo, conservato a Milano

Milano, 13 ottobre 2016 - Con la morte di Dario Fo Milano perde un grande animatore culturale della città, premio Nobel per la Letteratura nel 1997 e artista a tutto tondo, dal teatro alla letteratura e interprete della storia contemporanea. Come sempre attivissimo nelle sue numerose attività, Dario Fo spiegava il suo ultimo libro in un'intervista rilasciata a "Il Giorno" meno di 20 giorni fa, il 21 settembre. "Da dove veniamo e perché? Mi sono fatto questa domanda e ho deciso di scrivere" il volume intitolato Darwin. Ma siamo scimmie da parte di madre o di padre”. Attore, drammaturgo, regista e scrittore, ma non solo. Milano ha visto fiorire anche la sua attività di pittore e a maggio aveva esposto i suoi quadri alla Miart Gallery di Brera, nella mostra "Razza di zingaro" (FOTO), ispirata all'omonimo libro in cui Fo ricostruiva la vera storia di Johann Trollman, pugile sinti osteggiato dalla Germania nazista. Fra le ultime uscite pubbliche di Dario Fo si ricorda l'intitolazione del giardino all'amata moglie Franca Rame (VIDEO), nel quartiere Adriano, dove si era presentato con Gianroberto Casaleggio alla presenza del sindaco Pisapia. L'unione professionale e privata con Franca fu celebre. I due si sposarono nel 1954 e vissero insieme tutto il resto delle loro vite, fino al 2013, anno della morte dell'attrice. Commovente il saluto di Fo alla moglie ai funerali: "C'è una regola antica nel teatro. Quando hai concluso non c'è bisogno che tu dica altra parola. Saluta e pensa che quella gente, se tu l'hai accontentata nei sentimenti e nel pensiero ti sarà riconoscente" e un lungo "ciao" urlato al cielo. Dall'unione dei due è nato il figlio Jacopo, nel 1955 (FOTO).

Dario Fo e Gianroberto Casaleggio
Dario Fo e Gianroberto Casaleggio

LA POLITICA - Negli ultimi anni Dario Fo era apparso più volte sul palco in piazza Duomo con il Movimento 5 Stelle. Nel 2013, prima delle elezioni regionali lombarde (FOTO / VIDEO) per lo "Tsunami tour" di Grillo. "Mi sembra di essere tornato indietro. C'era gente felice, piena di speranza, abbiamo ribaltato tutto. Fatelo voi ora: cambiate tutto", disse Dario Fo a una folla che scandiva: "Tutti a casa" a sostegno della candidata in Regione, Silvana Carcano. E poi nel 2014, ancora con Beppe Grillodicendo: "Questo movimento comincia a fare paura". Alle ultime elezioni comunali, prima del ballottaggio Sala-Parisi aveva provocato con uno dei suoi paradossi: "La voglia e' addirittura di andare a votare per la destra"esprimendo una dura contestazione all'operato di Beppe Sala in Expo. Lo scorso aprile Dario Fo si era recato al funerale di Gianroberto Casaleggio. Secondo lui il fondatore del M5S "era agli antipodi" del premier Matteo Renzi con cui c'è "una grande differenza sul piano morale, civile e intellettuale". Con Grillo, e Casaleggio, scrisse il libro "Il Grillo canta sempre al tramonto – Dialogo sull'Italia e il Movimento 5 Stelle" (Chiarelettere).

Negli anni di piombo fu attivista del Soccorso Rosso Militante, con Franca Rame che venne sequestrata e violentata da alcuni neofascisti come ritorsione per l'attività politica. Nel 1980 venne loro negato il visto d'ingresso negli Stati Uniti. Nel 2006 Fo prese parte alle primarie dell'Unione per designare il candidato a sindaco di Milano, risultando il secondo con il 23,3% dei voti. Alle consultazioni comunali del capoluogo lombardo, quello stesso anno, Fo ha poi lanciato una propria lista civica "Uniti per Fo", che ha ottenuto il 2,12% dei consensi, sufficienti comunque a farlo eleggere consigliere comunale che però non ha mai svolto.

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