di Luca Zorloni

Milano, 11 novembre 2012 - Indovina cosa si fa dopo cena. Già, dopo cena, a Milano, che si fa? E prima? E durante? Verrebbe da fare una ricerca in internet, magari dal proprio smartphone. C'è chi ci ha messo dentro la risposta. Si chiamano Lionella Ottaviani, Davide Fraone e Pietro Balzano Prota, sono tre milanesi under 30, rispettivamente ex assicuratrice, ex account di marketing ed ex giornalista e ora datori di lavoro di se stessi. Il 12 giugno hanno lanciato Yeep, una app per iPhone (e presto per Android) che segnala i migliori eventi della città, dalla vita notturna all'arte (che va per la maggiore). Non solo: ti dice quali sono quelli più vicini, ti permette di condividerli con gli amici sui social network e li condisce con video e musica.

In cinque mesi Yeep ha registrato quasi duemila download dall'iTunes store (il negozio online delle applicazioni per iPhone) e ha una media di 200 appuntamenti accreditati a settimana. Dopo l'inferno iniziale per il lancio del progetto, il trio di amici (dai tempi del liceo) si gode i primi successi. E i primi, timidi guadagni. Tutti dagli sponsor e dalla pubblicità. La app infatti è gratuita. «Una scelta etica», spiega Davide, 29 anni. E di marketing. Perché così Yeep è stata scaricata tanto dai figli quanto dai genitori. Utenti dai 17 ai 54 anni. Per tutti c'è l'imbarazzo della scelta. Come funziona? Grazie a un sistema di geolocalizzazione Yeep mappa gli eventi su una cartina stile Google maps e permette di capire quali siano quelli a portata di mano.

Ai ragazzi l'idea è venuta una sera di novembre del 2011. Si chiedevano dove sarebbero potuti andare dopo cena senza macinare chilometri. Hanno cercato in rete, hanno trovato fiumi di recensioni ma nessuna indicazione che specificasse quale fosse la festa più vicina. Così hanno deciso di mettersi in proprio e di inventarla loro, la risposta. Yeep. Dallo slang inglese "yep", che sta per yes, ok. Dall'idea al lancio sono passati sette mesi. «Pesantissimi - spiega Lionella, 26 anni - . Ci siamo divisi tra due lavori, poi ci siamo licenziati e buttati in quest'avventura. Avevo voglia di creare qualcosa di mio».

Tanto entusiasmo ha convinto anche i genitori. Dopo aver inventato la app, l'hanno sottoposta all'approvazione della Apple. Trenta pagine di scartoffie e settimane di fibrillazione prima che arrivasse il via libera, il cosiddetto «codice verde» che permette di commercializzare il prodotto online. Un'ora dopo l'ok da Cupertino Yeep era su iTunes. In un batter d'occhio i primi trenta download. «Da allora siamo in giro a promuovere l'applicazione e a sperimentare locali e serate prima di consigliarli», aggiunge Pietro, 28 anni.

In estate hanno lanciato un'edizione speciale con gli eventi delle località di mare più frequentate dai milanesi. «Una prova per espanderci oltre la nostra città», commenta Davide. Le ore di sonno si sono ridotte drasticamente: «Ci salutiamo a notte inoltrata e dopo poco ci ritroviamo su internet ad aggiornare Yeep». La creatura cresce. Gli utenti possono fare check-in dei posti che frequentano, come su Foursquare, «ma entro un raggio di 500 metri, così è reale», precisa Lionella; caricare foto di eventi; chiamare taxi e locali.

Su iTunes Yeep ha ricevuto cinque stelle, il voto massimo per una app. Se Lionella e Pietro fossero sindaco per un giorno, si prenderebbero cura della Milano da bere. «Più mezzi pubblici di notte. E sicuri», propone lei. Lui «regole per tenere i locali aperti di più e per il divertimento sano». Davide invece investirebbe in «wi-fi libero e nella promozione del Duomo». Guardano crescere la metropoli dei grattacieli con interesse. E loro, da grandi, cosa faranno? «Yeep, ma non solo a Milano. In Italia e in Europa».

Da settimana prossima potrete trovare sulla pagina web www.ilgiorno.it/milano gli eventi migliori segnalati da Yeep.

luca.zorloni@ilgiorno.net