Milano, 22 settembre 2012 - La verità è che Milano non piace quasi a nessuno. Grigia e poco accogliente, a bistrattarla è soprattutto chi ci è nato e cresciuto e la dà per scontata. Poi però arriva in città una milanese d’adozione, Bruna Gherner, che si innamora di un milanese di nascita, Luca Giorcelli, ed insieme scrivono “Una guida per sopravvivere bene a Milano, nonostante Milano”. Perché questa “è una città dove si lavora tanto e che lascia a chi ci abita poco tempo per scoprirla. Nemmeno i milanesi di settima generazione la conoscono davvero tutta fino in fondo. Negli anni, questa nostra città ha consegnato tanto spazio alle auto e poco a passeggini e biciclette, ma a noi interessano proprio quei posti interstiziali, e abbiamo intenzione di riprenderceli”, si legge nella prefazione di Milano low cost, la guida anticrisi alla città più cara d’Italia, uscita in questi giorni nelle librerie e scritta a quattro mani dalla coppia.

Bruna, la tua storia inizia nel 2010, dopo che da Torino, sei passata a Berlino, per sbarcare poi a Milano
"Vivevo qui da quattro anni e sono rimasta incinta. Nei mesi in cui sono stata a casa per maternità ho deciso di investire il mio tempo creando un sito. Ho messo insieme le mie passioni, la scrittura e il risparmio, e quelle del mio compagno, la fotografia e il web, e così è nato survivemilano.it. Doveva essere un progetto familiare, poi ha avuto successo”.

Qual è il tuo rapporto con questa città?
Il primo impatto è stato duro. Milano all'inizio ti respinge, è cara, esteticamente brutta. Penso che si venda molto male, ma che se si ha abbastanza pazienza per scoprirla, regali delle sorprese che alla fine te la rendono amica.

Tu che le hai conosciute entrambe, meglio Milano o Berlino?
Per Berlino ho una grande passione, lì si vive davvero bene, e appena posso torno a trovare i miei amici. A Milano è molto più difficile stare bene, ma farcela dà grandi soddisfazioni.

Torniamo al vero motivo del nostro incontro: la guida. Tu e Luca l'avete suddivisa in nove sezioni (spesa, biologico, casa, mercatini delle pulci, bicicletta, mangiare e bere fuori, bambini, cultura, salute, e fashion), dove avete raccolto i vostri suggerimenti low cost, ma che non mancano mai di guardare alla qualità. E come per il sito web, avete testato personalmente ogni locale. Ma cos’ha il libro in più rispetto al sito? Perché chi vi segue dovrebbe comprarlo?
Per prima cosa abbiamo aggiunto il capitolo salute, che non si trova su survivemilano.it, ci sono i box, con consigli molto pratici per risparmiare, e poi è comodo, lo si può portare sempre con sé e consultare le mappe che guidano versi i posti che suggeriamo.

Senza pensare, dimmi qual è il primo locale che ti viene in mente
Più che un locale è una zona; in via Cesare da Sesto, zona Papiniano, abbiamo scovato un piccolo isolotto cingalese. Si va da una piccola rosticceria a conduzione familiare a base di piatti dello Sri Lanka, al money transfer, fino al negozio di bigiotteria locale, e a quello che vende solo film targati Bollywood.

A questo punto la canonica domanda conclusiva: quali sono i vostri prossimi progetti?
Tra un mesetto arriverà l'e-book della guida poi, con i soldi del libro, ristruttureremo il sito dove inseriremo anche tutta una serie di eventi marginali che la gente spesso dimentica o non conosce. Infine, con gli ultimi guadagni, lanceremo l'applicazione per smarthphone.

di Andrea Ruscitti