Milano, 27 maggio 2012 - Pagare per poi parcheggiare un'auto non rientra nella normalità degli artisti. La soluzione allora è I Park Art, il progetto creato da Mattia Paco Rizzi nato per adattarsi a qualsiasi clima e latitudine. Per realizzarlo non serve infatti altro che: strisce blu, parcometri e, naturalmente, pezzi d'arte.
Inserendo nell'apposita fessura una manciata di monetine, scultori, pittori, ballerini e musicisti, sono chiamati a pagare il suolo pubblico, e solo allora occuparlo, ma con un occhio sempre fisso all'orologio, perché non scada il tempo.

Il battesimo è stato a Genova, nel 2009. “Mi sono laureato in architettura portando una tesi sullo studio delle nuove vie del fare artistico, che portino ad esporre fuori dalle mura dei musei, a diretto contatto con le persone”, ricorda Mattia, che oggi vive a Parigi, da dove continua a supervisionare la sua creatura, impegnandosi però anche in altri progetti con base sia in Francia che a Bruxelles.

C'è voluto un po' di tam tam su internet, quindi su Facebook; finchè nel 2010 è stato organizzato il primo I Park Art Day, l'occupazione artistica dei parcheggi che si tiene in contemporanea in diverse città. I numeri, prima piccoli – cinque città partecipanti, di cui tre italiane – si sono gonfiati, fino a toccare le 28 adesioni nel 2011, con città che andavano da Milano, a Roma, Torino, Crema, Cagliari, fino a Parigi, Lima, Città del Messico, Londra, Lisbona, Russia e Filippine.

“Parigi ha dato grandi soddisfazione. Gli artisti, cinquanta in tutto, sono partiti da un parcheggio, poi lentamente si sono espansi fino a riempire un'intera strada. Il concetto di fondo è trasformare i luoghi in qualcosa d'altro. Non ci sono selezioni di artisti, non conta il curriculum, c'è solo la voglia di autoaffermarsi. Il mio scopo è uscire dalla logica delle gallerie d'arte, creando qualcosa che non abbia alcun fine commerciale”.

Con il passare degli anni, il progetto ha cominciato a camminare con le proprie gambe, e nelle città sono nate tante piccole cellule autonome. Tra queste quella di Milano: “stavo facevo zapping in Internet quando ho scoperto I Park Art – racconta Francesca Maio, grafica e web designer che assieme all'amica Lucia Formato ha creato l'Associazione Logo, che oggi si occupa dell'evento milanese -. Ho amato l'idea; l'ho voluta a Milano”.
L'occupazione artistica non è nuova nella terra della Madonnina, ma manca ormai da qualche tempo. “Il 19 di maggio, in diverse città italiane, si è festeggiato l'I Park Art Day; a Milano però non è stato fatto nulla causa tempo. Ecco allora la nostra proposta: domenica 1 luglio, dalle 15 alle 20, tutti a pagare il parcheggio in piazzale Minniti, in zona Isola, confidando che i milanesi non preferiscano andare al mare”.


Tra gli artisti che già hanno aderito, questa la formazione: lo scultore Lain Steel, grande amante del metallo riciclato; il fotografo sassarese Genesio Pistidda, l'illustratore Christian Olivieri, l'artista appassionato di videoinstallazioni Robert O'Donnell, ed un gruppo di danza che improvvisa su musiche che vanno dall'India ai Balcani

ipamilano@gmail.com - www.iparkart.com

di Andrea Ruscitti