Malta, 11 luglio 2011 - Il cameriere in perfetto aplomb inglese ti mostra il barracuda appena pescato. E’ un piccolo predatore del mar Mediterraneo, da dove è appena emerso un gruppo di turisti. Ridono: «Niente pesca, solo fotografie». A Malta gli inglesi pullullano, popolo pigro sempre a caccia di ex colonie baciate dal sole e avvolte in acque cristalline. I maltesi però, colonizzati dai fenici, i greci, i romani, gli arabi, i normanni, i cavalieri di Malta e infine da Sua Maestà la regina fino al 1964, si sono ripresi, oltre all’indipendenza, anche la lingua, dopo aver perso la nostra nel 1932, e hanno lasciato l’inglese imperfetto ai turisti.
L’arcipelago di Malta, sprofondato nel mar Mediterraneo, lungo 316 km quadrati, ha sempre fatto gola. Vicinissimo all’Italia (due ore di traghetto dalla Sicilia), racconta la storia di chi ne ha calpestato il suolo. A prima vista ti sembra araba per il colore della pietra arenaria, tipica dell’isola. Poi ne scorgi la pianta romana della Valletta, la capitale.
Le chiese e i palazzi sono barocchi, le palme e gli oleandri ricordano la Sicilia, il sole e il vento le Eolie, il mare a tratti è quello di Lampedusa, la cucina è un misto di italiana e maltese, ma i piatti forti sono pasta al coniglio e patate. Se la dominazione araba è stata la base della lingua, l’impronta è decisamente inglese.Cappelli a tesa larga, sessanta cabine telefoniche londinesi rimaste, finestre delle case (bow windows o gallarijas) dai balconi chiusi colorati che ti portano al Nord Europa in un salto.
La Malta turistica è in grande fermento: pullulano a Sliema cantieri di hotel e case moderne e un’offerta a flusso continuo per vacanze indimenticabili: dal giro su antiche golene dei pirati al diving, dalla gita in idrovolante sopra Gozo al trekking a cavallo o in bici. Se le spiagge sono poche non importa: Malta organizza concerti e feste a tema. Si è appena conclusa la week music Isle di Mtv che ha richiamato 15.000 giovani per le star del rap e del pop, primo fra tutti Snoop Dogg, la leggenda afro-americana.
E poi c'è l’inglese che i giovani europei vanno a studiare a Malta. «Più che studiare si divertono» ridono i maltesi. Dietro la facciata caotica (300.000 auto) e scomposta, c’è un fortissimo attaccamento alla religione cattolica e alle vecchie tradizioni, ma anche voglia di futuro con il rifacimento del gate della capitale in mano a Renzo Piano. Entrata in Europa nel 2003 con un faticoso referendum, cambiata la moneta nel 2008 Malta ha ormai fama europea di isola delle vacanze per tutto l’anno, grazie al clima e alla vicinanza.
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