Milano, 2 novembre 2010 - Allo sprint finale. Come ai beni tempi delle Sei giorni. Stavolta, però, non parliamo di una gara su pista, ma dell’accordo ormai a un soffio tra il Comune e la Federazione ciclistica italiana per la riqualificazione del velodromo Vigorelli. L’assessore allo Sport Alan Christian Rizzi e i vertici della Federciclismo si vedranno questa settimana (il giorno esatto è ancora top secret) per definire un accordo che punta a riportare agli antichi splendori il velodromo costruito nel 1935.

L’obiettivo finale? Inaugurare al Vigorelli un centro federale dedicato alla bicicletta. Il più importante d’Italia. Aperto tutto il giorno e capace di accogliere centinaia di bambini appassionati delle due ruote. Il Comune vuole che il velodromo torni ad essere un tempio dello sport e del ciclismo. Non a caso tra gli interventi di ristrutturazione già messi in programma c’è il rifacimento della pista. L’attuale pista, infatti, è irregolare secondo le nuove regole del ciclismo su pista. Risultato: non si possono più svolgere gare. Un grave danno per un impianto che ha visto i trionfi di Fausto Coppi (record dell’ora nel 1942) e di Antonio Maspes.

 

I soldi per rimettere il Vigorelli in pista, in tutti i sensi, ci sono. Dall’assessorato alla Sport ricordano che sono a disposizione i dieci milioni di euro di oneri di urbanizzazione che CityLife ha versato al Comune per l’area del velodromo, compresa nel progetto di riqualificazione della zona dell’ex Fiera. Dieci milioni di euro che secondo Rizzi dovrebbero bastare e avanzare per gli interventi previsti nel velodromo. Una struttura che — nelle intenzioni dell’amministrazione comunale — potrà fornire spazi non solo agli appassionati di ciclismo ma anche a quelli di altri sport, come la scherma.

Tra i lavori elencati dall’assessore, infatti, c’è anche il recupero della sottotribuna del Vigorelli. Più spazi a chi pratica sport e magari anche alle associazioni del settore. Palazzo Marino, però, non ha intenzione di rinunciare ad alcuni grandi eventi da ospitare nel velodromo. D’altra parte il Vigorelli è ricordato anche per il mitico concerto dei Beatles nel 1965. Tant’è. Rizzi sogna di vedere la conclusione del Giro d’Italia del 2012 proprio dagli spalti del Vigorelli. Un traguardo da raggiungere in due anni. Lo sprint finale è partito.