Via Val Trompia, violenta una ragazza in auto: preso

Si finge autista Ncc e le offre un passaggio. Poi scappa evitando il pestaggio: apre la portiera e la spinge via con un calcio

Violenza sessuale (foto repertorio)

Violenza sessuale (foto repertorio)

Milano, 1 ottobre 2017 - «Lasciala andare, lasciala». Sono da poco passate le 7.30 di ieri mattina, siamo in via Val Trompia. La station wagon guidata da un sudamericano sulla cinquantina è circondata da tre-quattro ragazzi: «Vieni fuori», intimano al conducente, rifilandogli una raffica di pugni dopo aver infranto il vetro. Sono scesi in strada, richiamati dal suono insistente di un clacson. E per fortuna hanno subito compreso cosa stava succedendo: a premere con insistenza sul volante era una ventenne, nella morsa di uno stupratore, fermato qualche ora dopo dagli agenti della polizia locale. L’ennesimo caso di violenza sessuale, che segue di qualche settimana quelli al Parco Nord e in zona Crescenzago, va in scena a Quarto Oggiaro.

Tutto nasce, però, in un’altra zona della città, davanti a un locale abitualmente frequentato da giovani sudamericani. È lì che la ventenne, reduce da una serata ad alto tasso alcolico, viene avvicinata da un uomo che si spaccia per conducente Ncc: non ha lo scudetto sulla targa, è nella migliore delle ipotesi uno dei tanti abusivi che girano di notte a caccia di clienti da trasportare senza alcuna regola né autorizzazione. La ragazza accetta, e forse ha già visto in passato quell’uomo. Si fida di lui, e gli indica l’indirizzo di casa. Il cinquantenne va nella direzione giusta, ma a un certo punto, quando manca ancora qualche chilometro alla destinazione, ferma l’auto e aggredisce la ventenne. Lei prova a difendersi in tutti i modi, ma viene sopraffatta dal bruto, descritto come alto e corpulento. Lui le stringe le mani attorno al collo, forse per impedirle di urlare; e allora lei suona il clacson dell’auto per dare l’allarme. «Sono stato svegliato da quel suono insistente – racconta un residente –. Pensavo fosse qualcuno che era rimasto bloccato da una macchina parcheggiata male». Invece no. Alcuni ragazzi si accorgono subito della gravità della situazione e scendono in strada per dare una mano alla vittima, probabilmente armati di mazze da baseball e spranghe. Uno di loro manda in frantumi il finestrino e colpisce l’uomo con una raffica di pugni. Lui, però, resiste al tentativo di linciaggio, riuscendo pure a evitare che la ragazza scappi tenendola bloccata per i capelli. L’auto riparte, rincorsa dai cittadini. 

Qualche centinaio di metri più avanti, nei pressi di via Arsia, il cinquantenne ferma la station wagon per qualche istante: giusto il tempo di aprire la portiera e spingere via con un calcio la ragazza, stremata e sotto choc. Pochi minuti dopo, e siamo alle 8, sul posto arrivano i sanitari del 118, che caricano la vittima in ambulanza e la trasportano al Centro antiviolenze della Mangiagalli per la visita specialistica. Negli stessi minuti, i ragazzi intervenuti in suo soccorso sono al vicino Comando dei ghisa di via Drago per fornire più informazioni possibile agli investigatori: il modello del veicolo e la targa, in particolare. Scatta la caccia all’uomo, che si concluderà nel primo pomeriggio: individuato e fermato il presunto violentatore.

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