Violentata per strada a 81 anni, caccia all'uomo. Tre piste: tracce, dinamica e identikit

La Mobile cerca nuovi elementi sul luogo dell’aggressione

La polizia al Parco Nord

La polizia al Parco Nord

Milano, 3 settembre 2017 - L'identikit, la dinamica e le tracce lasciate. Su questi tre fronti gli investigatori della Squadra mobile, coordinati dal pm Gianluca Prisco, stanno lavorando per cercare tutti i riscontri necessari ad arrestare il colpevole di una violenza così orrenda, quella su una donna di 81 anni, nel Parco Nord, a Milano. L’identikit. Lo stupratore è un ragazzo di colore, di 30-35 anni al massimo, che martedì mattina vagava in cerca di una vittima nell’area che costeggia via Giuditta Pasta. Era tutto vestito di nero, ha avvicinato l’anziana dicendole dopo qualche secondo: «Voglio te». L’anziana, che ogni mattina fa una lunga camminata nel parco, ha offerto denaro per essere lasciata in pace. Ma a nulla è valsa la proposta della donna per evitare la violenza; poi l’uomo è fuggito, lasciando lì la sua vittima.

La dinamica. La signora, ancora molto in forma, racconta che ogni mattina esce di casa alle 6.15 per una passeggiata, percorre cinque-sei chilometri, poi va a fare volontariato tra i malati dell’ospedale Niguarda. Martedì succede come sempre. Esce dopo le sei del mattino, l’incubo si materializza un quarto d’ora dopo e ha le sembianze di uno sconosciuto che la trascina e la stupra. La donna cede alla pressione dell’uomo, sotto la minaccia di un coltello e probabilmente spera che tutto finisca nel più breve tempo possibile. L’anziana si riveste velocemente e torna a casa. Vuole dimenticare tutto. Non vuole nemmeno denunciare in un primo momento: «Voglio riprendere la mia via normale», dice al figlio che insiste perché vada in commissariato. Sarà un’amica infermiera del Niguarda a convincerla e a dirle che è importante che si faccia visitare. La donna verrà portata poi alla clinica Mangiagalli dove, i medici del servizio anti-violenze Svs confermeranno un quadro compatibile con il racconto.

Le tracce. L’anziana dopo l’aggressione, arrivata a casa, racconta di essersi lavata e disinfettata con cura. Questo potrebbe rendere più complicato isolare tracce importanti, come il dna dello stupratore. Gli investigatori stanno comunque attendendo gli esiti dei prelievi fatti con i tamponi. Sul luogo dello stupro potrebbero esserci altre prove importanti. Da martedì mattina, il giorno della violenza, la polizia sta setacciando il parco Nord e il bosco di Bruzzano per non lasciare nulla di intentato per trovare il responsabile. In fretta.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro