Via Cogne 11, i lavori di restyling diventano condivisi

Un complesso di proprietà del Comune gestito da MM, abitato da circa 200 famiglie

AVVISO Mobili e altri rifiuti fuori Chiamate Amsa Non costa niente

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Milano, 26 giugno 2017 - «Se c'è un lavoro di squadra, se ognuno si interessa allo spazio di tutti, le cose possono cambiare». È il ritornello che tiene banco nel caseggiato popolare di via Cogne 11, Quarto Oggiaro. Un complesso di proprietà del Comune gestito da MM, abitato da circa 200 famiglie. Si respira un’aria diversa da quando il color ruggine dell’atrio, che ricopriva muri pieni di crepe e buchi, è sparito lasciando il posto a pareti liscissime tinteggiate con vernice pesca. Ma, a fare la differenza, è il fatto che ognuno sente davvero «suo» ogni pezzo di muro riqualificato. «Ce l’abbiamo fatta - esordisce Laura Trentin, del comitato inquilini -, abbiamo promosso una raccolta fondi alla quale hanno partecipato moltissime famiglie, più della metà, mettendo a disposizione pochi euro a testa per i lavori di restyling dell’atrio». Non era scontato che ci sarebbe stata una così alta partecipazione, sia di famiglie regolari e sia di occupanti, in un contesto difficile. «Dobbiamo ringraziare il custode, Fabio Esposito, che ha sensibilizzato gli inquilini, e soprattutto Fabio Galesi, presidente del Consiglio di Municipio 8, che ha reso possibile tutto questo. Ma anche MM che ha offerto i materiali», continua Anna Vassalli. «Il fai-da-te ha peraltro consentito di risparmiare e di velocizzare i tempi».

Sono stati raccolti oltre 500 euro. E c’è da sottolineare un altro aspetto: il lavoro è stato realizzato da Nicola Di Sabato, disoccupato, che vive in via Cogne con la sua famiglia da alcuni anni. «C’erano pezzi di intonaco completamente staccati. Volentieri - dice - mi sono dato da fare per la comunità». E sono tanti a spezzare una lancia in suo favore, «perché anche se la sua condizione non è regolare è sempre pronto ad aiutare gli altri. Ed è merito suo - sottolineano Carmela Palermiti e Silvia Grana - anche se la Madonnina del cortile è tornata a brillare». Ma è stato il restyling dell’atrio, per cui hanno contribuito pure alcuni profughi ospitati in via Aldini, a rappresentare la svolta. «Questo stabile ha fatto da apripista. Adesso, lo stesso percorso sarà seguito in via Cogne 9, via Cittadini 1 e Zoagli 2 - afferma Galesi -. Gli inquilini vogliono realizzare questa iniziativa condivisa rendendo tutti partecipi per migliorare la qualità della vita». M.V.

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