Casa della Carità, il guardaroba ha urgente bisogno di vestiti: due giornate di raccolta

Sabato 24 e domenica 25 febbraio, dalle 9 alle 18, i volontari sarannoa disposizione per recuperare ciò che i cittadini vorranno donare

Casa della Carità di Milano, raccolta indumenti (Foto Facebook)

Casa della Carità di Milano, raccolta indumenti (Foto Facebook)

Milano, 19 febbraio 2018 -  Servono indumenti invernali da uomo. E' questo l'appello lanciato da Fondazione Casa della carità, che per sabato 24 e domenica 25 febbraio, dalle 9 alle 18, grazie alla collaborazione dei suoi volontari, ha organizzato due giornate di raccolta straordinaria di vestiti. "Nonostante già in alcuni mesi precedenti si fossero registrati alcuni picchi di presenze, a partire dal mese di ottobre 2017 c'è stato un aumento esponenziale delle persone che si rivolgono a noi per fare una doccia calda e avere un cambio d'abito e di biancheria intima. Siamo infatti passati da una media di 35-40 persone a 60. In alcune occasioni siamo anche arrivati a superare le 80 docce al giorno", ha spiegato Ciro Di Guida, responsabile del servizio, che è aperto ogni martedì, giovedì e venerdì pomeriggio. Il guardaroba della Casa della carità si è trovato quindi a fronteggiare un numero imprevisto di richieste: "Abbiamo soprattutto bisogno di indumenti invernali da uomo. Ci servono pantaloni, maglioni, felpe, scarpe e giacconi, ma anche coperte e sacchi a pelo", ha aggiunto Ciro.

A rilanciare l'appello è il presidente della Fondazione, don Virginio Colmegna: "Le docce sono uno dei servizi di prima accoglienza che la Casa della carità garantisce a tutti, permettendoci di aiutare concretamente anche le persone che non riusciamo ad accogliere e di instaurare con loro una relazione. Invito quindi tutti a darci a una mano e a partecipare queste due giornate straordinarie di raccolta di indumenti, per aiutarci a garantire un cambio pulito a tutti". Il servizio docce della Casa della carità è frequentato da persone senza fissa dimora, che abitano per strada o in edifici dismessi, oppure che vivono in stanze o appartamenti, ma in condizioni precarie e non hanno accesso all'acqua corrente.

Già dal 2016 al 2017 si è registrato un aumento di utenti (+19,27%), che sono passati da 981 a 1.170. Cresciuto anche il numero delle docce erogate (+13,63%), passate da 4.805 a 5.460. Facendo una piccola indagine, chi non vive in appartamento o riesce a usufruire dei dormitori cittadini, trova riparo principalmente nei pressi della stazione di Greco (30), lungo le strade tra via Padova e quartiere Adriano (17), a cascina Gobba (15), nelle fabbriche abbandonate tra Lambrate e Rubattino (17), nelle vie intorno alla Stazione Centrale (10), nei giardini di largo Marinai d'Italia (10). Alcune persone arrivano anche da fuori Milano, in particolare da Monza (5).

Chi non riuscisse a venire nei giorni di raccolta straordinaria, spiega la Casa della Carità, può consegnare eventuali donazioni di abiti ogni lunedì dalle 9.30 alle 12 e dalle 14 alle 17. Per maggiori informazioni: relazione@casadellacarita.org

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