Vaccini a scuola, Regione Lombardia: "Niente proroga di 40 giorni per i Nidi"

Un passo indietro "per evitare troppa confusione tra i genitori", dopo lo stop dei ministri della Salute e dell’Istruzione

Giulio Gallera e Roberto Maroni

Giulio Gallera e Roberto Maroni

Milano, 5 settembre 2017 - Vaccinazioni a scuola, Regione Lombardia rinuncia alla proroga di 40 giorni, avanzata nei giorni scorsi con decisione dall’assessore Gallera, determinato a concedere del tempo in più agli irriducibili 'No vax' per mettersi in regola. La decisione è nata dalla volontà di "evitare confusione alle famiglie". I genitori dovranno dunque consegnare i documenti sullo stato vaccinale dei figlia o la richiesta di prenotazione della vaccinazione entro il 10 settembre, come previsto dalla legge nazionale.

L'assessore ha spiegato: "Abbiamo ritenuto di mantenere un'omogeneità del percorso attuando anche per i Nidi le indicazioni previste per la Scuola dell'infanzia, evitando, quindi, disparità di trattamento". "Ritenendo, comunque - ha aggiunto Gallera - che nelle indicazioni ministeriali permanga un vuoto riguardo alla possibilità di recuperare nel minor tempo possibile gli inadempienti e convincere le famiglie più restie a vaccinare i propri bambini, Regione Lombardia ha deciso di mantenere attivo il 'Percorso di recupero dell'adempimento'. Un percorso che formalizzeremo per decreto, nei prossimi giorni, che consentirà, ai genitori che non avendo presentato la documentazione, l'11 settembre vedranno i loro bambini allontanati dalle scuole, di partecipare ad un'azione di recupero".  In 40 giorni i genitori, contattati dalla Regione e invitati a colloqui con esperti, avranno la possibilità di mettersi in regola e vedere i figli riammessi a scuola.

Gallera ha ricordato  che "per colmare alcune lacune e rigidità del percorso transitorio della legge sui vaccini, presenti nella Circolare ministeriale del 16 agosto, avevamo proposto al ministro Lorenzin un'interpretazione della norma, costituzionalmente orientata ai principi di ragionevolezza, che equiparava la semplice prenotazione della vaccinazione con la conclusione del percorso di recupero dell'inadempimento, dando così la possibilità a nessun bambino di venire escluso da scuola neppure per pochi giorni". "Con soddisfazione abbiamo constatato che le nostre osservazioni hanno spinto i due Ministeri, della Salute e dell'Istruzione, a emettere una nuova Circolare, quella del 2 settembre, che ha introdotto metodi semplificati per le famiglie, come la prenotazione via mail e telefonica delle vaccinazioni e la presentazione dell'autocertificazione".  I ministri specificavano che la scelta lombarda non avrebbe garantito "il pieno rispetto del dettato legislativo" e avrebbe creato "disparità di trattamento" tra diverse regioni e tra nidi e scuole materne. Il rischio sarebbe stato che la mamma di due bambini non in regola con i documenti per le vaccinazioni potesse accompagnare il più piccolo al nido, ma fosse costretta a tenere a casa il più grande dalla materna. Un paradosso da evitare. L'interpretazione della Regione non è stata però accolta in pieno e, non essendo il provvedimento lombardo estensibile alle scuole delle infanzia, si è deciso di attuare anche per i nidi le indicazioni previste per le materne. 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro