Milano, coltellata al cuore: ucciso 36enne

Via Meucci, lite con un coinquilino. Caccia a un connazionale 20enne

L’ingresso dello stabile di ringhiera (Newpress)

L’ingresso dello stabile di ringhiera (Newpress)

Milano, 4 marzo 2018 - Una lite degenerata in aggressione. Una discussione cominciata per futili motivi e finita con una coltellata in pieno torace. Davanti agli altri coinquilini. È morto così Mohamed Adel Mahmoud, il 36enne egiziano aggredito ieri sera in via privata Meucci 2, in fondo a via Padova, a due passi dal quartiere Adriano: soccorso in arresto cardiaco dai sanitari del 118, è spirato subito dopo l’arrivo al pronto soccorso del San Raffaele. Ora è caccia al suo assassino, un connazionale 20enne fuggito dopo il raid. Sono le 19.40, appartamento al primo piano della scala B. Il raid scatta al termine di un crescendo di insulti tra due uomini che condividono uno degli oltre 70 alloggi dell’edificio, tutti in affitto.

L'aggressore afferra la lama e trafigge al petto il 36enne; poi l’accoltellatore apre la porta e scappa a piedi. Gli altri due inquilini del bilocale-dormitorio, che avrebbero assistito in diretta alla violenta aggressione, chiamano il 112 per dare l’allarme. Sul posto arrivano gli agenti delle Volanti e della Scientifica per effettuare i rilievi del caso e ascoltare le testimonianze dei presenti, ancora sotto choc per la drammatica scena alla quale hanno appena assistito: sono loro a raccontare alla polizia (il caso è poi passato alla Squadra mobile) l’episodio, forse partito da un banale scherzo e concluso nel peggiore dei modi, e presumibilmente a indicare agli investigatori l’identità del presunto colpevole. Immediatamente si apre la caccia all’uomo, che fino a ieri sera non avrebbe dato esito positivo; va però considerato che l’egiziano è fuggito a piedi e che con ogni probabilità non ha altri appoggi in grado di garantirgli una latitanza prolungata.

 

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