"Ora vado a uccidere mia moglie". Lo dice al medico, poi lo arrestano

I camici bianchi hanno chiamato la polizia che ha fatto rintracciare la donna

Violenza domestica

Violenza domestica

Milano, 22 gennaio 2018 - Sarà anche potuta sembrare una scena da film, col protagonista che fa il giustiziere a parole: ma i medici dell’ospedale non potevano ovviamente correre alcun rischio. E davanti a quel paziente chiaramente alterato ma a suo modo molto preciso nella minaccia illustrata seccamente, senza tanti particolari, non hanno potuto far altro che chiamare il 113. Quell’uomo, sia pure imbottito a suo dire di psiscofarmaci, era stato molto preciso: «Adesso appena esco di qui torno a casa e uccido mia moglie».

Un progetto fortunatamente sventato, invece, grazie all’intervento degli uomini della polizia che hanno lavorato insieme ai carabinieri di Pieve Emanuele. Il 33enne, che è stato dunque tratto in arresto per maltrattamenti in famiglia, ha esplicitato la minaccia mentre si faceva visitare al pronto soccorso dell’ospedale S. Paolo. L’uomo, in mattinata, si è presentato ai medici dopo aver assunto un grosso quantitativo di farmaci. Sottoposto alle prime cure, ha avvisato i sanitari della sua intenzione omicida: «Ho avuto una lite con mia moglie e tornerò a casa per ucciderla». I camici bianchi hanno quindi chiamato la polizia che è giunta in ospedale e ha fatto rintracciare la donna, residente nella cintura urbana, la quale si è subito recata in una caserma dei carabinieri a sporgere denuncia. Gli agenti della Volante Ticinese, a quel punto, hanno proceduto all’arresto del giovane, dato che la donna aveva segnalato vari pregressi episodi di maltrattamento.

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