"Tuttogratis", un sogno infranto. Il regno del riuso non aprirà

Porta Vittoria, le Ferrovie bloccano l’iniziativa: "Non idonea"

Rossella Traversa, promotrice e presidente uscente della Commissione Cultura di Zona 4

Rossella Traversa, promotrice e presidente uscente della Commissione Cultura di Zona 4

Milano, 19 maggio 2016 - Sembrava fatta. Dopo mesi di lavoro, l’inaugurazione del primo negozio “Tuttogratis” a Milano era stata fissata per domani pomeriggio. Inviti spediti, decine di volontari già all’opera, tutto pronto per spalancare i battenti in uno spazio sotterraneo del passante ferroviario di Porta Vittoria, di proprietà Rfi. Eppure il sogno dovrà essere accantonato. Non ci sarà nessun brindisi, nessuna apertura. Perché? L’attività non è ritenuta idonea, anzi sarebbe incompatibile con la sicurezza degli spazi ferroviari. Un fulmine a ciel sereno per i promotori dell’esperimento, pieni di entusiasmo dopo aver visto, mese dopo mese, i locali del passante trasformarsi in fulcro di associazioni culturali, teatro di spettacoli ed eventi, luogo di aggregazione. Ma per il negozio “Tuttogratis” è arrivato il "No". "Da alcuni giorni - comunica Rossella Traversa, promotrice e presidente uscente della commissione Cultura del Consiglio di Zona 4 che ha sostenuto il progetto - le Ferrovie ci hanno comunicato che non intendono appoggiare l’idea. Forse hanno qualche timore, perché non abbiamo avuto la possibilità di esporre il nostro progetto e le nostre intenzioni. Il nostro sarà un non negozio, non si venderà nulla e non sarà un’opera assistenziale".

Cos’è il negozio “Tuttogratis?”. Un luogo in cui si donano vestiti e oggetti che non si usano più, da lasciare a disposizione di chi vorrà portarli con sé. Uno spazio in cui si promuove la cultura della gratuità, del riciclo, del riuso. La prima esperienza è nata a Bolzano, promossa dall’associazione Passamano di Alessandro Borzaga che si è ispirato alle città europee come Innsbruck. Domani, a Porta Vittoria, si aprirà una raccolta di firme. "Chiediamo di essere ricevuti da Rfi per esporre il progetto dello spazio, conoscerci, guardarci negli occhi perché una proposta che ha riscontrato l’interesse di centinaia di milanesi, tra cui anche assessori, non può essere liquidata con un paio di mail. Per confrontarci, trovare una soluzione comune e iniziare un percorso", spiegano i promotori. "Siamo convinti che uno spazio che sostenga la cultura del dono e del riuso, dove scambiarsi esperienze di autoriparazione, avviare laboratori e incontri contro lo spreco e per la rigenerazione possa essere una risorsa per le Ferrovie e per la città".

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