Milano, venti milioni scomparsi nel nulla: tre frati francescani a processo a settembre

L’accusa è di appropriazione indebita

Frati francescani

Frati francescani

Milano, 20 febbraio 2018 - E' stato fissato per il prossimo 18 settembre davanti alla quarta sezione penale del Tribunale di Milano il processo per appropriazione indebita per tre frati, ex amministratori di tre enti dei Frati Minori, nell'inchiesta su un ammanco nelle casse dei francescani da circa 20 milioni di euro. Il pm Adriano Scudieri, infatti, ha disposto la citazione diretta a giudizio per i tre imputati, dopo la decisione del gip Maria Vicidomini che, non accogliendo la richiesta di archiviazione, a cui si era opposta la Casa Generalizia dell'Ordine dei Frati Minori, aveva ordinato l'imputazione coatta.  Il processo è a carico di Giancarlo Lati, ex economo della Casa Generalizia, di Renato Beretta, ex economo della Provincia di Lombardia San Carlo Borromeo dei Frati Minori, e di Clemente Moriggi, ex economo della Conferenza dei ministri provinciali dei Frati Minori d'Italia.

Le indagini erano scattate tra fine 2014 e metà 2015 con le denunce presentate dagli stessi tre enti dei Frati Minori, nelle quali già si segnalava che i tre frati avevano posto in essere «"perazioni di investimento, promosse e gestite da un sedicente fiduciario-investitore, tale Leonida Rossi", persona "sprovvista di qualsiasi autorizzazione per lo svolgimento di attività finanziarie» e che si sono «concluse con la mancata restituzione dei capitali investiti". Rossi, 78 anni, italo-svizzero, dopo che era emerso il suo coinvolgimento nell'indagine si era impiccato nella sua villa a Lurago d'Erba, in provincia di Como, nel novembre del 2015.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro