Treno deragliato a Pioltello, i viaggiatori: "I nostri due chilometri di terrore

Parole di chi era a bordo quella mattina e che sono state raccolte dagli inquirenti

Il treno deragliato a Pioltello

Il treno deragliato a Pioltello

Milano, 5 febbraio 2018 - Interminabili secondi di terrore che non dimenticheranno mai e che hanno impresso nelle loro menti un segno indelebile. Momenti di panico assoluto, durante i quali i passeggeri del Cremona-Milano, arrivati a Pioltello e sentito il treno sobbalzare, hanno capito perfettamente, dalla terza carrozza in giù, quello che stava per accadere. Istanti lunghissimi durante i quali ognuno di loro ha tentato «in qualche modo di prepararsi a un impatto» che in molti hanno avvertito come imminente, «cercando disperatamente un modo per proteggersi».

In parte si somigliano, ma le sfumature della paura sono diverse per ciascuno di questi racconti. Sono già decine le testimonianze che i pendolari che il 25 gennaio erano a bordo del treno deragliato stanno mettendo a verbale davanti agli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dai pm Leonardo Lesti e Maura Ripamonti, che hanno iniziato a sentirli venerdì pomeriggio proseguendo sabato e ancora ieri. Ricostruzioni dettagliate rese dalla maggior parte dei testi sulla base di una griglia di domande uguali per tutti. Parole che se dal punto di vista investigativo non pare stiano aggiungendo particolari novità alle anomalie già emerse, sono giudicate comunque utili ad una completa comprensione dei fatti. E potrebbero presto portare a una lunga serie di richieste di risarcimento, visto che tanti parlano di danni psicologici.

A Pioltelli, intanto, operai e inquirenti sono pronti al taglio del treno. Oggi sarà la giornata dell’approccio al «groviglio», ’ammasso di lamiera cheha inghiottito tre vite. Le imprese e gli inquirenti tornano sui binari stamane, dopo una pausa di cantiere che non è tale, «i giorni di sosta servono a valutare a freddo gli elementi raccolti». Il lavoro al convoglio, a quel che ne resta, è stato preceduto nei giorni scorsi dai prodromi tecnici: e gli operai hanno lavorato sulla rete elettrica, togliendo e spostando i cavi per consentire il passaggio delle gru. Sull’inizio effettivo delle operazioni, nessuna previsione. La consegna delle opere, stamane, sarà preceduta da formalità delicatissime, alla presenza di inquirenti, di Rfi e di Trenord, di periti e consulenti di parte. Con ogni probabilità alla fase operativa si approderà nel pomeriggio. E ancora una volta con rigore scientifico, perché «la parte che ci si prepara a esaminare - spiega il vicequestore aggiunto Marco Napoli, responsabile del Nucleo Operativo Incidenti Ferroviari di Polfer - è quella delicata, sensibile. E non sappiamo ad oggi cosa possa riservare. Si procede con massima cautela, con calma, e per compartimenti. Per poi esaminare ogni elemento a margine». 

Sulla durata della nuova tranche di interventi nessuna previsione. Così come per il dissequestro della linea. Parallelamente alle operazioni di taglio e smontaggio proseguiranno i rilievi sulla parte di binario già smontata, e trasferite all’hangar di Greco dove entreranno in azione gli esperti. 

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