Treno deragliato: rotaia killer, ecco tutte le anomalie

Pioltello, rimosso il tratto incriminato: sotto la lente sei metri

La rimozione del tratto di binario dove il 25 gennaio si è verificato l’incidente ferroviario a Pioltello

La rimozione del tratto di binario dove il 25 gennaio si è verificato l’incidente ferroviario a Pioltello

Milano, 4 febbraio 2018 - Una rotaia, forse per l’usura dovuta al passaggio dei convogli, leggermente sconnessa all’altezza di uno dei giunti, a circa 200 metri di distanza dal binario incriminato, il “punto zero” dove il treno è deragliato. Anche questa «anomalia» sulla linea ferroviaria è finita sotto la lente d’ingrandimento dei consulenti, al lavoro per accertare le cause dell’incidente ferroviario dello scorso 25 gennaio, che ha provocato tre morti e 46 feriti a Pioltello. Ieri sono state completate le operazioni per rimuovere il binario incriminato, una sezione di circa sei metri tagliata con una grossa sega circolare e trasportata in un hangar in zona Greco, e altre parti di interesse per le indagini. L’altra rotaia con segni di usura è stata notata venerdì nel corso dei rilievi. È stata posta sotto sequestro e fotografata, ma per ora non è stata disposta la rimozione. Il treno partito da Cremona, dopo aver attraversato il territorio di Melzo, è passato su quel binario. Poi ha proseguito la corsa e ha raggiunto il punto dove è deragliato.

Una correlazione è poco probabile e i segni di usura rilevati venerdì (una fessura in corrispondenza delle due parti in metallo unite dal giunto, due ganci Pandrol saltati), secondo una fonte investigativa «non sono paragonabili» con le caratteristiche di scarsa tenuta riscontrate sul binario che si è spezzato al passaggio del convoglio. Ma accendono comunque un faro sulla sicurezza e sulla manutenzione di una linea percorsa ogni giorno da centinaia di treni. Per questo gli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dai pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti, stanno ricostruendo la catena degli interventi effettuati da Rete ferroviaria italiana. Inizieranno domani, intanto, le operazioni di rimozione dei vagoni del treno.

Ieri una squadra di operai della Gefer ha montato l’imponente cantiere per il sollevamento e il trasferimento dei vagoni, che verranno portati in un hangar per essere ispezionati. Gli accertamenti si concentreranno in particolare sui carrelli del terzo vagone, quello deragliato, per verificare eventuali carenze nella manutenzione. Sempre domani inizierà anche la fase della raccolta delle testimonianze: dovranno essere ascoltate circa 160 persone, fra cui i passeggeri a bordo del treno che hanno risposto all’appello della Procura. Per ora sono iscritte nel registro degli indagati otto persone fisiche, tra cui gli amministratori delegati di Trenord e Rfi, a cui si aggiungono le due società in base alla legge sulla responsabilità delle aziende. Ma l’inchiesta, nel corso dei rilievi, potrebbe allargarsi.

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