Treno deragliato a Pioltello, un solo responsabile per troppi chilometri

Milano, 27 gennaio 2018 -  «C'è un solo responsabile per la manutenzione sulle linee per tre reparti, fra cui quello dove si è verificata la tragedia». Lo denuncia Adriano Coscia, segretario regionale dei ferrovieri del sindacato autonomo Or.Sa. «Con un accordo di riorganizzazione dell’attività di manutenzione – spiega Coscia – firmato nel 2016 dai sindacati e da Rete ferroviaria italiana, il territorio della Lombardia è stato diviso in 39 reparti, ognuno con una lunghezza media di 150 chilometri. Per ogni reparto c’è un responsabile. Il reparto che comprende le linee Milano-Brescia, quella interessata dalla tragedia di Pioltello, la Milano-Voghera e la Milano-Brescia Alta Velocità ne ha uno solo. C’è quindi una persona, un dipendente di Rfi, che vede triplicato il suo lavoro e che non può certo lavorare 24 ore su 24. Non dubito assolutamente – conclude il segretario Or.Sa – che questa persona svolga il suo compito con la massima serietà, ma avere la responsabilità di tre reparti anziché di uno, come invece dovrebbe essere, è un impegno che, a mio parere, va oltre il limite».

I tempi per i controlli sono scanditi da regole e scadenze precise. Controllo a piedi della linea ogni quattro mesi. Controllo degli scambi ogni mese. Visita in carrello ogni due mesi. Visita in cabina ogni mese. La “classe” della linea dove si è verificato il deragliamento prevede ogni quindici giorni il passaggio del treno di diagnostica “Diamante”. Il treno diagnostico è transitato sulla linea della tragedia e quindi anche per Pioltello Limito l’11 gennaio. «Il pezzo che vedete lì – ha detto sul punto l’ingegner Umberto Lebruto, direttore di produzione di Rfi, Rete ferroviaria italiana – è un pezzo che in tutta la rete nazionale mettiamo su punti singolari. Di tanto in tanto c’è bisogno di fare manutenzione correttiva e quindi ci sono su punti singolari dei pezzi in più». Su quel tratto non risultavano quindi interventi programmati.