Risultano nullafacenti ma girano in Ferrari: arrestati 2 imprenditori per traffico di rifiuti e riciclaggio

Le indagini hanno portato all'individuazione di due società utilizzate per l'emissione di fatture false e responsabili, tra l'altro, di gravi danni ambientali. Sequestrati beni per oltre 4 milini di euro e denunciate undici persone

Guardia di Finanza

Guardia di Finanza

Milano, 27 febbraio 2015 - Nell'ambito di un'indagine per frode fiscale e traffico di rifiuti, i finanzieri del Comando Provinciale di Milano hanno arrestato due imprenditori e sequestrato beni per oltre 4 milioni di euro. 

Uno dei due, Massimiliano Cannarozzo, imprenditore nel settore dei rottami ferrosi, si faceva chiamare Diabolik, un soprannome guadagnato sul campo dato che da anni sfuggiva ai controlli della Guardia di finanza. Anche il padre Domenico era finito al centro di numerose indagini per evasione fiscale, balzando in cima al libro nero dell'ex ministro delle Finanze Rino Formica come re dell' evasione, ed era stato anche toccato dall'inchiesta Infinito sulla 'ndrangheta in Lombardia. Insieme a Cannarozzo, i finanzieri del comando provinciale di Milano hanno arrestato anche Antonino Scabrini e sequestrato beni, tra società, conti correnti, immobili, contanti e auto di lusso, per 4 milioni di euro.

Dall'indagine 'Vanish Cash', coordinata dal pm di Monza Donata Costa, è emerso che Cannarozzo e Scabrini avrebbero creato due società con lo scopo di emettere fatture false per oltre 129 milioni di euro. Agli imprenditori arrestati facevano capo diverse società implicate nel commercio in nero di metalli, i cui proventi sono stati poi riciclati in Italia e all'estero, attraverso investimenti sulla London Metal Exchange, la borsa dei metalli della City. Le indagini, sia penali che tributarie, hanno permesso di quantificare in oltre 4 milioni di euro il guadagno illecito accumulato in un solo anno di attività attraverso documentazione falsa sia con riferimento alla normativa ambientale (per 40 mila tonnellate di rifiuti metallici), sia alle leggi tributarie (con un'imposta evasa di oltre 3 milioni). - Sebbene i due imprenditori arrestati risultassero nullatenenti, avevano un alto tenore di vita. Guidavano Ferrari e Porsche, al polso avevano orologi Rolex e Audemars Piguet, disponevano di yatch ormeggiati a Viareggio. Cannarozzo, poi, abitava in una grande villa a Desio, nel Monzese. Oltre ai due imprenditori, sono state denunciate 11 persone tra amministratori, professionisti, intestatari fittizi di beni e persone giuridiche, per reati tributari, ambientali, riciclaggio, trasferimento fraudolento e possesso ingiustificato di valori.

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