Terrorista ucciso, "l’appoggio" perquisito a Sesto

Un connazionale di Amri ritenuto in contatto con lui è stato controllato

Anis Amri ha investito con un tir e ucciso 12 persone a Berlino

Anis Amri ha investito con un tir e ucciso 12 persone a Berlino

Milano, 30 dicembre 2016 - Nel lungo periodo di tempo intercorso tra l’arrivo in galleria delle Carrozze, stazione Centrale e la partenza di Anis Amri per Sesto San Giovanni ci sono ormai diversi punti fermi. L’autore della strage di Berlino era diretto al sud. In piazza Argentina incontra un giovane salvadoregno appena uscito da un bar e gli chiede una informazione. «Come posso raggiungere Roma o Napoli?» Il sudamericano: «Puoi prendere il bus sostitutivo per Sesto, da lì, domattina, partono le corriere che vanno verso il sud». Le telecamere inquadrano Amri che sale sulla corriera, dopo avere aspettato circa venti minuti in piazza Argentina. Quando scende a Sesto cerca solo un posto per trovare riparo dalla notte e poi attendere l’indomani per ripartire. Nessun contatto accertato, nè a Milano, nè a Sesto. Anche se gli investigatori della Digos hanno setacciato la casa di un connazionale di Amri, che abita proprio in quella zona. Controlli che hanno fugato ogni dubbio, "pulito", nemmeno portato in questura. Una vecchia frequentazione legata al carcere. Storia vecchia e sepolta. Per i poliziotti della Digos l’attentatore di Berlino era a Milano solo di passaggio. Viene ripreso più volte dalle telecamere nel suo percorso. Quando esce da piazza Duca d’Aosta si dirige in via Vitruvio per arrivare in corso Buenos Aires.

Nel tragitto incrocia due volanti in pattuglia nella zona, questo imprevisto lo costringe a cambiare direzione e a prendere strade secondarie che non conosce. Qui scompare dalla vista delle telecamere e riappare a tratti. Sempre solo. In un girovagare che conferma l’inesistenza di agganci veri. Amri non ha il telefono con sé. L’unco che possedeva è rimasto a Berlino, dopo la strage, ed è stata una fonte preziosa per gli investigatori. Ha solo la scheda telefonica olandese inutilizzata nello zainetto, insieme alla pistola calibro 22 che userà per sparare a Sesto. Gli inquirenti stanno aspettando di ricevere dai loro colleghi di Berlino un calco di un bossolo sparato nella capitale tedesca. L’obiettivo è stabilire con certezza se l’arma usata da Amri a Sesto San Giovanni sia la stessa utilizzata in Germania. Anche se appare ormai quasi certo. Al setaccio anche gli internet point in zona stazione Centrale dove si riteneva che potesse aver cercato di collegarsi. Ma gli investigatori della Digos hanno ormai escluso quasi con certezza qualunque sua attività su internet. Più probabile che abbia semplicemente chiesto informazioni ai passanti e il tempo l’abbia perduto nel girovagare in una zona che non conosceva così bene.

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