Terremoto Centro Italia, il miracolo dei due fratelli sopravvissuti. Ma senza papà

Sono tornati in citta, sotto choc. La scuola: faremo di tutto per aiutarli

Amatrice devastata dal terremoto

Amatrice devastata dal terremoto

Milano, 27 agosto 2016 - "Era da quattro anni che non andava in vacanza. Gli continuavamo a dire che non poteva lavorare così tanto. E sabato scorso è partito per una settimana, con la nuova compagna e i due figli: avevano deciso di andare ad Amatrice". Davide Galante e la moglie Giovanna Cascione sono appena tornati dalla città che ha intrappolato, fra le sue macerie, il figlio Diego, 40 anni, e la compagna Sook Mancini, diplomata al Virgilio e laureata allo Ied.

Erano accorsi subito dopo il sisma nella frazione di Cossito dove si trovavano i nipotini che si sono miracolosamente salvati. Quindici anni la più grande, 12 il più piccolo, era la prima volta che andavano ad Amatrice. Dormivano al terzo piano i ragazzi, al primo gli adulti: la casa presa in affitto è stata sbriciolata dal sisma. "I ragazzi stanno bene – confermano i nonni, appena tornati in Brianza – a salvare loro la vita è stata Sook che appena è cominciato il terremoto ha iniziato a urlare di uscire di casa. La ragazza è riuscita a uscire subito, il ragazzo è invece stato coperto dalle macerie, ma fortunatamente lo hanno raggiunto subito: lo hanno tirato fuori, ha solo qualche piccola escoriazione. Sono sotto choc". La sorella maggiore ha chiamato i soccorsi per liberare il fratellino.

Per il papà e Sook non c’è stato nulla da fare. Appena saputo del terremoto la mamma li ha raggiunti e portati via dall’incubo. La quindicenne frequenta l’istituto tecnico Molinari. La scuola, appena saputo, ha assicurato la sua vicinanza. "Sono tragedie che ci colpiscono – commenta la preside, Marzia Campioni – purtroppo qualche anno fa abbiamo perso anche due fratelli, scomparsi in un lago del Friuli. Per fortuna la nostra alunna e il fratellino ora stanno bene ma bisogna aiutarli. Siamo una scuola da sempre molto attenta all’emozionalità, nell’indirizzo che frequenta i ragazzi sono molto legati, abbiamo molti progetti, cercheremo di aiutarla a trovare un equilibrio". Parleranno anche di quanto successo, inutile far finta di nulla. "I nostri alunni saranno anche valutatori di impatto ambientale, bisogna parlare di certe problematiche nel rispetto della privacy. La casa in cui stavano trascorrendo le ferie pare fosse stata ristrutturata da poco. Chi devono ringraziare adesso?", chiede la preside. Sarà un anno scolastico particolarmente doloroso anche per la Quintino Di Vona, frequentata dal fratellino. Sono state vacanze maledette per le medie di via Antonio Sacchini che, pochi giorni dopo l’ultima campanella di giugno, avevano pianto Japoco Brancadoro, 12 anni, travolto da una catasta di tronchi mentre era in gita col Trekking Novate. Sul suo banco, che a settembre resterà vuoto, i professori avevano lasciato un girasole. Pochi docenti e compagni sanno oggi del mezzo miracolo e della mezza tragedia di un altro alunno che nel terremoto ha perso il suo papà.

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