Rapinano donna e tentano di investire i carabinieri, presi dopo un anno

Rintracciati dopo una lunga serie di osservazioni, controlli e riconoscimenti fotografici e grazie anche anll'analisi di tracce biologiche trovate nell'utilitaria rubata

Carabinieri

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Milano, 5 dicembre 2017 - Nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio 2017, avevano aggredito una donna a Milano e tentato di investire con l'auto appena rubata due carabinieri che cercavano di fermarli.  Sono due marocchini di 26 e 31 anni, raggiunti da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per rapina aggravata e tentato omicidio.

La misura emessa dal gip del Tribunale di Milano arriva al termine di un'indagine dei carabinieri della compagnia di Milano-Porta Monforte, avviata dopo i fatti del 1° gennaio scorso. Poco dopo l'una di notte, in viale Romagna, una 27enne era stata raggiunta alle spalle da due uomini che, dopo averle coperto il viso con il cappuccio del giubbino, l'avevano scaraventata a terra per rubare le chiavi dell'auto che aveva appena parcheggiato. I due malviventi si erano dati alla fuga con l'utilitaria della ragazza, portandole via anche il cellulare e uno zaino. La giovane aveva contattato il 112. Grazie alla presenza di un sistema GPS sulla vettura rapinata, i militari ne aveva monitorato gli spostamenti in tempo reale, e l'avevano intercettata in via Rombon.

All'alt dei militari, i fuggitivi avevano accelerato fino a perdere il controllo dell'auto a Segrate. Dopo lo schianto, un militare aveva infranto il finestrino del guidatore e si era infilato nell'abitacolo per togliere le chiavi dal nottolino di avviamento, ma i due rapinatori lo avevano colpito e avevano ripreso la marcia, nonostante il carabiniere avesse le gambe all'esterno del veicolo. L'auto era stata diretta verso l'altro militare. Lasciato cadere sull'asfalto il primo militari, i due avevano quindi proseguito la fuga, abbandonando l'auto dopo alcune centinaia di metri e facendo perdere le loro tracce. I dati di traffico del cellulare rapinato hanno permesso di ritracciare i due cittadini marocchini, dopo con una lunga serie di osservazioni, controlli e riconoscimenti fotografici e grazie anche anll'analisi di tracce biologiche trovate nell'utilitaria rubata. Il 26enne è stato raggiunto dal provvedimento cautelare nel carcere di Monza, dove si trovava già per altre vicende, mentre il 31enne, senza fissa dimora, è stato rintracciato in zona Corvetto.

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