Taxi, è ancora protesta contro Uber: occhi puntati a Montecitorio, incontro con Delrio

Continua la protesta dei tassisti milanesi anche oggi riuniti in assemblea, di fatto un blocco del servizio, nei principali parcheggi cittadini

Taxi fermi in Stazione Centrale a Milano

Taxi fermi in Stazione Centrale a Milano

Milano, 21 febbraio 2017 - Continua la protesta dei tassisti milanesi anche oggi riuniti in assemblea, di fatto un blocco del servizio, nei principali parcheggi cittadini. Così, traffico in tilt in tutto il centro della città anche alla vigilia della Milano Fashion Week, che dovrebbe portare domani nel capoluogo lombardo una decina di migliaia di addetti ai lavori e visitatori per le sfilate della stagione invernale autunno inverno 2017/18. Nei giorni scorsi la Camera della moda aveva espresso "preoccupazione" per gli effetti che un eventuale prolungamento della sospensione del servizio potrebbe avere sulla Settimana della Moda milanese. "Aspettiamo l'esito dell'incontro al ministero - spiegano -. Noi non ci muoviamo". Oggi è il giorno maxi-protesta a piazza Montecitorio, con autisti da tutta Italia. Alla Camera approda il Milleproroge, con il contestatissimo emendamento Lanzillotta, quello che - a detta dei tassisti - favorirebbe Uber, la multinazionale del noleggio privato. Nel pomeriggio l'incontro tra i rappresentanti delle sigle e il ministro dei Trasporti Graziano Delrio.

Insieme alla protesta proseguono anche gli episodi di tensione nei parcheggi. Ieri, intorno a mezzogiorno, lite tra tassisti e un gruppo di passeggeri davanti alla stazione centrale: sono stati due trentenni che cercavano un auto a denunciare l'aggressione, dopo che i tassisti si sono rifiutati di trasportarli dicendo di essere in sospensione del servizio. I due hanno riferito alla polizia di essersi lamentati e di essersi trovati poco dopo accerchiati da 15-20 autisti, di cui uno ha dato un pugno alla spalla al cliente. Poi l'uomo si e' allontanato, mentre un collega, un 41enne, e' stato identificato. Ieri sera poi, intorno alle 20, è stato un autista Ncc di origini russe a denunciare l'ennesimo lancio di uova contro l'auto (all'altezza di via Doria): i colleghi tassisti gli rimproveravano di non essere rientrato nella sua rimessa di Saronno (come da regolamento) e di svolgere l'attivita' nella citta' di Milano. 

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