Tassisti, ora riparte la mobilitazione: "Proposte irricevibili dal Governo"

Mobilitazione su due livelli: da una parte i sindacati, dall’altra la base dei conducenti

Le auto bianche si sono fermate l’ultima volta nel febbraio scorso per 5 giorni

Le auto bianche si sono fermate l’ultima volta nel febbraio scorso per 5 giorni

Milano, 21 ottobre 2017 - Tassisti, riparte la mobilitazione. Ancora una volta su due livelli. Da una parte i sindacati. Dall’altra la base dei conducenti. Entrerà nel vivo nei prossimi giorni la protesta delle auto bianche, dopo l’incontro, giudicato «molto deludente», di giovedì pomeriggio con il viceministro dei Trasporti Riccardo Nencini sul decreto di riordino del settore. Un decreto definito «inaccettabile e irricevibile» dal segretario regionale di Uiltrasporti Silla Mattiazzi. «Governo e ministeri decidano – tagliano corto i rappresentanti sindacali – se stare con le forze sane o se preferire la deregolamentazione del servizio pubblico». Deluso anche Francesco Artusa, esponente dei noleggiatori per la Fai-trasporto persone: «Questa norma rischia di consegnare il settore ai grandi capitali». Tassisti e Ncc mai così vicini, tanto che sarebbe già in corso un confronto tra le due categorie. Con queste premesse, non poteva che essere confermato lo sciopero indetto dai conducenti di auto bianche per il 21 novembre.

Confermato anche il presidio dalle 11 alle 13 di martedì prossimo dei tassisti milanesi all’angolo tra corso Monforte e via Donizetti, davanti alla Prefettura: «Siete invitati a partecipare numerosi – si legge nel volantino diffuso al termine del vertice di ieri mattina nella sede del Satam – e a esporre sulle autovetture il cartellino “fuori servizio”». Detto altrimenti: la protesta non comprometterà il normale svolgimento del servizio da parte dei conducenti in turno.

Un’iniziativa che assumerà giocoforza un’importanza nazionale, visto che si tratta della prima di una serie di mobilitazioni in giro per l’Italia: «Tutti i colleghi guarderanno a Milano quel giorno». In parallelo, sulle chat interne è già partito il consueto tam tam della base dei conducenti, quelli che in passato hanno messo in piedi manifestazioni spontanee e non autorizzate. Ieri sera si è tenuta una mini-assemblea ai posteggi di piazza Luigi di Savoia della Centrale per parlare e decidere il da farsi, anche se al momento l’ala dura pare minoritaria.

Del resto, stavolta sarà molto più complicato improvvisare blocchi selvaggi senza conseguenze. Sì, perché non più tardi di due settimane fa il Garante degli scioperi Giuseppe Santoro Passarelli ha severamente bacchettato i sindaci delle grandi città, Milano compresa, per lo scarso aiuto fornito all’Authority nell’individuazione dei tassisti che si fermarono senza preavviso tra il 15 e il 21 febbraio scorsi. «Comunico – l’amara considerazione contenuta nella lettera inviata anche a Palazzo Marino – che la Commissione, nella seduta del 28 settembre 2017, ha preso atto con disappunto sia delle risposte pervenute contenenti la comunicazione di impossibilità a procedere alla segnalazione dei tassisti coinvolti nel blocco illegittimo, sia della mancanza di risposte». Tradotto: ci sarà molta più attenzione da parte dell’amministrazione in questa occasione. E di conseguenza molti più rischi per chi proverà a violare le regole.

 

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